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Sgarbi sulle tracce di Alarico

Sgarbi sulle tracce di Alarico

Continua a restare alta, a queste latitudini, l’attenzione su Alarico e il mito che lo circonda. È vero, di scavi ancora non se ne vedono, ma quella della ricerca del tesoro sarà, probabilmente, l’ultima tappa di un percorso iniziato mesi addietro, quando il sindaco, Mario Occhiuto, ha incominciato a prendere sul serio l’ipotesi dell’esistenza della tomba del re dei Visigoti, organizzando addirittura una conferenza stampa a Roma al cospetto dei Media di tutto il mondo.

A Cosenza è perfino approdato l’illustre politologo Edward Luttwak, affascinato dalla figura dell’intrepido condottiero nordico, capace, alla testa del suo esercito – almeno questo raccontano le cronache dell’epoca – di saccheggiare l’Urbe portandosi via monili e candelabri. Che fine abbia fatto quell’immensa fortuna nessuno è riuscito mai a scoprirlo. Neppure gli archeologi del Reich, spediti direttamente da Hitler in riva al Crati nella speranza di tradurre in realtà una leggenda.

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Al dibattito su Alarico che si terrà a Cosenza il prossimo 8 Febbraio è stato invitato anche Vittorio Sgarbi, che quando si tratta di disquisire su Cosenza e su tutto ciò che la riguarda, non si lascia pregare, ammiratore qual è di un centro storico che l’insigne critico d’arte considera tra i più belli d’Italia. Nella stessa giornata Sgarbi si recherà nel Duomo dove terrà una sorta di lectio magistralis sull’icona della Madonna del Pilerio. All’incontro prenderanno parte pure il regista Massimo Scaglione e l’archeologa Marina Mattei.

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