Il blocco dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria avvenuto nel cosentino il 19 gennaio scorso durante una nevicata, "ha avuto come causa principale il mancato rispetto da parte di numerosi mezzi pesanti e leggeri, nonostante le ordinanze e i chiari avvisi sui pannelli a messaggio variabile, dell'obbligo di utilizzo di catene da neve o di pneumatici invernali (alcuni addirittura con pneumatici palesemente usurati), col conseguente intraversamento sull'autostrada che ha ostruito la circolazione e impedito o ritardato gli interventi". E' il risultato a cui è giunta la commissione tecnica d'indagine istituita dall'Anas per fare il punto di quanto avvenuto. La Commissione "ha presentato una dettagliata relazione al presidente di Anas Gianni Vittorio Armani".
"La situazione - secondo quanto riporta una nota dell'Anas - è stata aggravata dal fatto che diversi veicoli, privi di dispositivi antisdrucciolevoli, hanno ripreso la marcia contrariamente alle precise disposizioni di accostare a destra del personale Anas intervenuto o della Polizia Stradale, intraversandosi nuovamente, e che nella Galleria Serra Spiga a doppio senso di marcia alcuni conducenti di mezzi pesanti si sono fermati e si sono rifiutati di procedere verso sud, impedendo il deflusso degli altri veicoli e il passaggio del mezzo sgombraneve Anas". Da quanto ricostruito dall'Anas, "i mezzi spargisale hanno iniziato ad operare sin dalla sera del 18 gennaio, spargendo circa 130 tonnellate di sale, mentre dall'inizio della nevicata, la mattina del 19 gennaio, sono divenute operative anche le lame sgombraneve". "Dai lavori della commissione - è scritto nella nota - sono emerse aree di miglioramento nella prevenzione e nella gestione dell'emergenza da parte delle varie strutture preposte. Anas ha deciso di proporre alcune azioni migliorative del piano neve alle altre autorità competenti, prevedendo anche esercitazioni periodiche per la gestione delle emergenze assieme alla Polizia Stradale e alla Protezione Civile al fine di migliorare il coordinamento delle diverse organizzazioni coinvolte; la predisposizione di barriere mobili controllate da remoto agli ingressi dell'autostrada per garantire la rapida chiusura degli svincoli in caso di emergenza; l'incremento dei pannelli a messaggio variabile e delle telecamere, lungo il percorso e in prossimità degli svincoli di uscita".
Sono state dalle 1.400 alle 1.500 le persone rimaste bloccate per alcune ore sull'autostrada Salerno Reggio Calabria in seguito alla nevicata del 19 gennaio scorso. E' quanto emerge dalla relazione della Commissione d'indagine interna chiamata a chiarire quanto avvenuto. "Dall'esame dei dati dei sistemi di rilevamento posizionati lungo l'autostrada - è emerso dalla relazione - risulta che si sono verificate due principali situazioni di blocco, in direzione sud (al km 263) e in direzione nord (al km 277), e che sono stati coinvolti circa 660 autovetture e 125 mezzi pesanti, rimasti in coda in parte per 3-4 ore e altri per circa 8 ore, per un totale stimato di circa 1.400-1.500 persone".
L'Anas ha inviato le risultanze della propria commissione di indagine alla Procura della Repubblica di Cosenza che ha aperto un'inchiesta sul blocco dell'autostrada Salerno-Reggio Calabria in occasione della nevicata del 19 gennaio scorso e nella quale sono indagati cinque funzionari della stessa Azienda. In particolare l'Anas ha segnalato 17 mezzi tra pesanti e leggeri e la documentazione per identificare i proprietari dei mezzi pesanti e dei mezzi leggeri privi di catene da neve o di pneumatici invernali che hanno ostruito la circolazione.