Diciassette consiglieri comunali – di minoranza ma non solo – ieri hanno formalizzato contestualmente le dimissioni innanzi a un notaio, avviando l’iter che porterà alla decadenza del sindaco e allo scioglimento anticipato del consiglio comunale che comunque sarebbe andato a casa a giugno. Domattina il capogruppo del Pse, Giuseppe Mazzuca, depositerà le firme alla segreteria municipale formalizzando la sfiducia al primo cittadino Mario Occhiuto. Il quale dovrà lasciare pure la presidenza della Provincia. Ieri ha commentato con amarezza l’accaduto, parlando di «squallida operazione “politica”». Il primo cittadino ha indicato in Nicola Adamo uno dei principali registi occulti dell’operazione.
Decisiva è stata l’inversione a U dei consiglieri comunali che fanno riferimento a Ennio Morrone, sino a ieri nella maggioranza. Il figlio del politico regionale, Luca, s’è dimesso da coordinatore provinciale di FI e ha lasciato il partito.