Nomi, date, circostanze, incontri, dazioni di denaro: c’è un pentito che fa tremare i palazzi del potere e della politica. Si chiama Adolfo Foggetti, ed è uno degli assassini di Luca Bruni, “reggente” dell’omonimo clan, di cui ha fatto ritrovare i resti lo scorso anno. Foggetti, assieme al cugino Ernesto, parla di accordi presi da uomini delle cosche con esponenti politici di Rende, Cosenza, Castrolibero e Marano Marchesato per fornire sostegno elettorale in cambio di posti di lavoro e soldi. Le rivelazioni dei due collaboratori di giustizia sono al vaglio dei procuratori aggiunti di Catanzaro, Giovanni Bombardieri e Vincenzo Luberto e del pm antimafia Pierpaolo Bruni nell’ambito dell’inchiesta su larga scala avviata nel Cosentino per far luce sui rapporti tra mafia e politica. Oggi, intanto, davanti al gip Carlo Ferraro, compariranno per rendere interrogatorio l’ex sottosegretario Sandro Principe e gli altri quattro politici assegnati nei giorni scorsi agli arresti domiciliari.
Caricamento commenti
Commenta la notizia