È stato rispedito al mittente il bilancio 2014 dell’Azienda sanitaria provinciale bruzia. La clamorosa bocciatura è contenuta in un decreto emanato due giorni fa e protocollato col numero 47, atto sottoscritto dal commissario per la sanità calabrese Massimo Scura e dal sub commissario Andrea Urbani. A pesare come un macigno è il disavanzo registrato dall’ente di via Alimena, poco più di 27 milioni di euro «che pur risultando inferiore rispetto all’anno precedente (anno 2013= 34.808.301,00) – si legge nel decreto commissariale – si discosta sul pareggio previsto con il bilancio economico preventivo 2014».
Inutili, nonostante l’accoglimento favorevole da parte dei commissari, i chiarimenti forniti dall’Asp bruzia chiamata a spiegare i motivi di quel “profondo rosso”. Un disavanzo che verrà comunque ripianato con l’ennesima iniezione di denaro pubblico, grazie all’individuazione delle coperture necessarie in sede di tavolo ministeriale.
Il provvedimento rappresenta l’ennesima doccia gelata per l’Azienda sanitaria cosentina ed è già in viaggio verso i dicasteri competenti e verso la Corte dei conti. Particolare importanza ha rivestito il parere negativo rilasciato nel febbraio scorso dal collegio sindacale, organo che ha ravvisato «numerose irregolarità». Eccone alcune: il mancato avvio della contabilità analitica e la gestione dei budget; l’inadeguatezza del fondo rischi e oneri rispetto all’enorme contenzioso cui è soggetto l’Asp; vecchi debiti commerciali con le conseguenti azioni esecutive da parte dei creditori; inventari poco precisi, soprattutto per quanto riguarda i beni mobili e immobili inseriti in maniera indistinta in un unico elenco.
Oltre a queste evidenze, la struttura commissariale ha anche individuato lo sforamento del tetto di spesa per l’acquisto di beni e servizi (una delle voci contabili più criticate e spesso al centro della polemica), diretta conseguenza del generale aumento dei costi di produzione. È invece diminuita la spesa per il personale, calo dovuto principalmente ai 139 pensionamenti riferiti a
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Focus
Verso la Corte dei conti
Il decreto commissariale con cui è stato bocciato il bilancio 2014 dell’Azienda sanitaria provinciale bruzia è stato già trasmesso ai ministeri competenti e alla Corte dei conti. Toccherà dunque ai giudici valutare quel disavanzo di 27 milioni che, seppur in calo rispetto all’anno precedente, pesa come un macigno sull’ente di via Alimena. Va precisato che la stessa Asp ha chiarito con atti formali i particolari di questo “profondo rosso”, documentazione accolta favorevolmente dalla struttura commissariale.