Altre sei vetture in fiamme la notte tra domenica e lunedì allo scalo ferroviario di Vaglio Lise. Un rogo sospetto. Che si aggiunge a quello della settimana scorsa e all’altro ancora di alcuni mesi addietro. Il fenomeno comincia a preoccupare Trenitalia, Rfi e le forze dell’ordine.
Si tratta di carrozze in disuso, ferme sui binari più lontani, nelle adiacenze del deposito e della platea lavaggio. Vetture utilizzate per lo più da tossicodipendenti, senzatetto, extracomunitari, per trascorrervi la notte o qualche ora del giorno consumando un pasto frugale.
I vigili del fuoco anche l’altra notte non hanno trovato tracce di dolo. Nessun punto di accensione. Così si dice in gergo. Sembrerebbero incendi fortuiti. Provocati da mozziconi di sigarette gettati incautamente per terra. O da piccoli fuochi accesi per proteggersi dal freddo.
La polfer però vuole vederci chiaro. Le vetture incendiate quando subiscono danni ingenti non possono percorrere distanze chilometriche. Impossibile farle arrivare sui binari fino a Reggio Calabria per essere demolite. Potrebbe esserci, perciò, ed è questa una ipotesi che comincia a prendere piede, la mano di qualche banda che opera per conto di sfasciacarrozze del posto interessato alla demolizione delle vetture incendiate che non è possibile portare a Reggio. L’altra ipotesi fa riferimento alla natura accidentale dei roghi.
L’incendio dell’altra notte si è verificato poco dopo la mezzanotte. Quando la stazione non è presidiata se non da qualche operaio delle pulizie e da macchinisti o capitreno scesi dall’ultimo convoglio arrivato in stazione.
È stato uno di loro ad accorgersi che che le fiamme avevano avvolto alcune vetture. I pompieri giunti sul posto hanno domato il fuoco ed evitato che l’incendio provocasse danni ancora più seri. L’intervento è durato poco più di un’ora. Il rogo ha coinvolto sei carrozze. Danneggiandole irrimediabilmente. Sia all’interno che all’esterno. A bordo fortunatamente non c’era nessuno. Chi ha causato l’incendio è riuscito ad allontanarsi dirigendosi probabilmente verso una stradina che porta al fiume.
Ieri mattina le sei vetture sono state spostate dal luogo dove si è sviluppato il rogo.
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Focus
Tre incendi in pochissimo tempo all’interno della stazione ferroviaria rappresentano un fatto gravissimo. Inaudito. Significa che lo scalo cittadino dopo una certa ora è insicuro. Si può entrare ed uscire, commettere qualsiasi tipo di reato, senza essere visti nè identificati. Non ci sono sistemi di controllo tali da potere risalire agli autori di furti (due settimane l’assalto al bar sul primo binario), danneggiamenti e incendi. Il posto polfer chiude alle venti, la stazione nel cuore della notte non è presidiata, diventa un porto di mare, con più ingressi alla mercè dei malintenzionati. Necessario adottare provvedimenti urgenti per impedire altri fatti gravi.