Ha tentato di avere un rapporto sessuale con la sua badante ma, al rifiuto della donna, l'ha accoltellata a morte. E' finito in tragedia, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'approccio tentato da Angelo Brogno, pensionato di 78 anni. L'uomo è stato fermato dai carabinieri su disposizione della Procura della repubblica di Cosenza con l'accusa di avere ucciso la donna di nazionalità bulgara T.N., di 58 anni, che lo assisteva da circa una decina di giorni. Almeno cinque o forse sei i fendenti che l'assassino ha sferrato al basso addome della donna e che le hanno leso parti vitali. E' stato lo stesso pensionato, apparso sanguinante per evidenti ferite da arma da taglio, a dare l'allarme, nel cuore della notte, chiamando i sanitari del Suem 118 di Acri. E gli operatori, giunti sul posto, hanno poi allertato i carabinieri. Ai militari della Compagnia di Rende, che si sono precipitati nell'abitazione di contrada Scuva, una zona montana distante dal centro cittadino, l'uomo ha raccontato di essere stato aggredito, assieme alla donna, a scopo di rapina, da un gruppo di sconosciuti. Un'ipotesi, questa, apparsa subito piuttosto labile ai militari che hanno raccolto le prime dichiarazioni dell'anziano che, successivamente, è stato accompagnato in ospedale dove gli sono state medicate le ferite riportate, secondo la sua versione, durante l'aggressione culminata con l'omicidio della donna. Non c'è stata una confessione, ma gli elementi raccolti hanno consentito al sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Donatella Donato di emettere il provvedimento di fermo per omicidio. Gli investigatori, nell'immediatezza, non hanno scartato nessuna ipotesi per poi orientarsi sul tentativo di violenza sessuale finito in tragedia. L'uomo nega, ma sono troppi gli elementi a suo carico. Nel corso dei sopralluoghi dei carabinieri, inoltre, è stata anche individuata l'arma del delitto, un coltello da cucina intriso di sangue che è stato sequestrato. A rendere poco credibile la versione di Brogno, anche un precedente emerso sul suo conto. Nel 2012, infatti, l'uomo era stato denunciato per tentata violenza sessuale ai danni di un'altra donna, sempre una sua badante, di 40 anni. Anche in quella circostanza, il presunto assassino, avrebbe tentato di costringere la donna ad avere un rapporto sessuale con lui senza riuscirci. La donna infatti era riuscita a divincolarsi e a scappare.