In particolare, quattro di originalità bulgara, che sono state condotte in carcere, di cui tre domiciliate a San Ferdinando in provincia di Reggio Calabria e uno a Rosarno, mentre altre quattro persone, una di Paola e tre dell’hinterland lametino, sono state poste agli arresti domiciliari. Secondo quanto accertato dalla Procura di Lamezia Terme, sotto la direzione del sostituto Marta Agostini, i bulgari accompagnavano le prostitute sul territorio lametino, con la complicità dei tre lametini e di una donna di Paola, per poi riaccompagnarle nel territorio reggino. Alcune delle donne hanno denunciato i continui maltrattamenti e le violenze subite con cadenza quasi giornaliera dai loro aguzzini.