Un’orribile tragedia scuote l’estate tirrenica quando il sole sta ormai per tramontare. Sono da poco passate le 20 di ieri e nella stazione di Fuscaldo un gruppetto di amici sta aspettando un treno per tornare a casa. Mariafrancesca Inverso, quindicenne di San Lucido, si trova insieme a due suoi coetanei sul binario numero 2. Secondo una prima ricostruzione, la giovane studentessa del liceo scientifico “Galileo Galilei” di Paola sta parlando al telefonino. All’improvviso l’Intercity 1591 proveniente da Milano e diretto a Reggio Calabria attraversa ad alta velocità lo scalo fuscaldese. Mariafrancesca, impegnata nella conversazione, probabilmente s’è avvicinata troppo ai binari. Il convoglio lanciato come un proiettile genera così un’onda d’urto che risucchia la sfortunata quindicenne, facendola finire sulle rotaie. L’impatto è devastante, la gente in stazione urla disperata ma per Mariafrancesca ogni soccorso è inutile. Il treno intanto prosegue la sua corsa per altri 700 metri prima di fermarsi con i suoi 370 passeggeri a bordo. Tutti si sono accorti di quell’urto, ma soltanto in seguito capiranno la portata della tragedia dopo lo smarrimento per l’improvvisa quanto inaspettata fermata. Sul posto accorrono coi soccorritori le forze dell’ordine, seguiti dopo pochi minuti dal sostituto procuratore di turno nella vicina Paola. Alla polizia ferroviaria il compito di accertare la dinamica d’una dramma che scuote nel profondo diverse comunità. Quella di San Lucido, in primo luogo, dove Mariafrancesca era conosciuta un po’ da tutti, apprezzata per la sua dolcezza e la sua giovialità spezzate in maniera così brutale. Ma le lacrime scorrono da ieri sera in tante altre località del Tirreno cosentino: le scuole di Paola come quella frequentata dalla quindicenne sono del resto un punto di riferimento per tutto il circondario, luoghi d’incontro in cui si stringono legami duraturi tra ragazzi provenienti dalla miriade di paesi sparpagliati sul litorale e aggrappati all’Appennino tirrenico.
Per Fuscaldo non è comunque una prima volta. La stazione è praticamente abbandonata al suo destino. Una delle tante stazioni “fantasma” della Calabria ridotte a semplici fermate dei convogli regionali dove è raro trovare personale. A febbraio la stessa orribile fine di Mariafrancesca è toccata a un sessantenne che camminava lungo il marciapiede dello scalo. Inutile dire che adesso è davvero giunta l’ora che qualcuno prenda provvedimenti. Naturalmente, la circolazione ferroviaria è rimasta bloccata per diverse ore per permettere alle forze dell’ordine di procedere coi rilievi. La Protezione civile regionale, attraverso l’associazione di volontariato Demetra di Paola, s’è subito attivata fornendo acqua e generi di conforto ai passeggeri dell’Intercity.