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È del sindacalista calabrese Civale il cadavere nel Tevere

È del sindacalista calabrese Civale il cadavere nel Tevere

È di Pietro Civale, segretario regionale Agroalimentare Calabria, esponente di spicco del sindacato Ugl, il corpo trovato privo di vita ed in avanzato stato di decomposizione nel Tevere a Roma.

Il cadavere dell'uomo, originario di San Lorenzo Bellizzi ma residente a Villapiana, conosciuto e stimato non solo nella nostra terra, sempre al centro delle lotte sindacali a difesa dei lavoratori, è stato notato verso le 17 di giovedì tra Ponte Marconi e la Magliana. Sono state due persone a bordo di una barca a individuare tra via di Santa Passera e il Lungotevere degli Inventori il cadavere incastrato tra i rami di un albero. I due amici, che stavano navigando il Tevere, hanno subito allertato le forze dell'ordine.

Due squadre di sommozzatori dei Vigili del fuoco capitolini con non poche difficoltà hanno trascinato, dopo averlo liberato dal tronco dell'albero e dagli arbusti, il corpo senza vita dello sfortunato, trasportandolo sulla banchina di Ponte Marconi dove erano già presenti gli uomini della polizia. Considerando lo stato in cui è stato trovato il corpo, nell'acqua del Tevere verosimilmente già da diversi giorni, è stato difficile in un primo momento dargli un nome ed un volto, anche perchè non sembra avesse addosso documento od effetti personali, o quanto meno non sono stati trovati dagli investigatori. Solo nella tarda nottata, poi, la Questura è riuscita a risalire alla sua identità. La salma è posta sotto sequestro ed i giudici della Procura romana hanno ordinato  l'esame autoptico che è stato eseguito all’interno dell’Istituto nazionale di Medicina legale,  per capire i motivi del decesso dell'uomo.

Difficile al momento azzardare ipotesi sulla morte del sindacalista; Civale, tra l’altro, era una persona piena di vita. Saranno le risultanze dell'esame autoptico a stabilire sia la data della morte che le cause. Per aver notizie sull’esame necroscopico bisognerà aspettare i fatidici 90 giorni.

Appresa la triste notizia la famiglia (il povero Pietro ha in vita ancora gli anziani genitori Caterina e Rocco che vivono nel piccolo centro montano immerso nel verde del Parco nazionale del Pollino, dove spesso faceva ritorno per salutarli e trascorrere insieme a loro qualche giornata di relax ndc) si è chiusa nello sconforto. L’angoscia ha preso il sopravvento anche nel cuore degli altri congiunti, il fratello Vincenzo e la sorella Rosa, i due figli Rocco e Caterina. I vertici del sindacato l'Ugl hanno espresso parole di conforto alla famiglia per la grave perdita di un uomo onesto, di un instancabile sindacalista. Anche le altre sigle sindacali e diversi esponenti del mondo politico hanno fatto sentire la propria testimonianza di vicinanza ai familiari per la tragica scomparsa di Pietro. Eseguita l'autopsia, e accertati i fatti, la Procura stamane provvederà a dissequestrare la salma, che verrà condotta in Calabria, con ogni probabilità a San Lorenzo Bellizzi, paesino che gli ha dato i natali, per i funerali e la degna sepoltura. I funerali dovrebbero svolgersi nella Chiesa della Madonna del Carmine, situata a poche decine di metri dalla casa dove Pietro è nato e dove ancora oggi vivono i suoi genitori straziati dal dolore.

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