Non c’è traccia purtroppo di Nunzio Santorsola, il 38enne agricoltore amante della pesca di Bernarda, centro della vicina Lucania, disperso al largo di Rocca Imperiale, lo scorso 10 ottobre. Le ricerche vanno avanti a al momento non hanno sortito i risultati sperati. È solo stata ritrovata la barca dall’amico Gaetano Loscalzo a circa 12 miglia dalla costa rocchese. Durante le operazioni di circumnavigazione del mare Jonio, è morto, alla disperata ricerca dell’amico, Walter Iannucci 55 anni anch’egli di Bernalda, deceduto, mentre insieme ad altre persone, si trovava a bordo di un'imbarcazione. Lo sfortunato Iannucci che con Santorsola spesso condivideva la passione per la pesca, nonostante la presenza di elicotteri e motovedette della Guardia costiera, aveva deciso di dare il suo modesto contributo, utile a ricercare l'amico scomparso in mare. Purtroppo, ad un tratto, forse a causa di un malore, considerando che le ricerche fino a quel momento non avevano prodotto alcun risultato, si è accasciato sul ponte della barca battendo, sembra violentemente anche la testa. Inutili i soccorsi. È spirato all'Ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro dove era stato trasportato d’urgenza, in codice rosso, in ambulanza, in attesa di essere trasportato in elisoccorso all’Ospedale San Carlo di Potenza. Intanto la faccenda dello sfortunato agricoltore disperso nello Jonio è finita sul tavolo del Ministro dell’Interno, su sollecitazione del sindaco di Bernalda Domenico Tataranni, e del deputato Cosimo Latronico. Al Viminale è stato chiesto di non sospendere le ricerche dell'uomo in mare e di fare il punto sulle attività di ricerche svolte e da svolgere. Fin qui la richiesta del parlamentare lucano. Oltre alle Motovedette della Guardia Costiera di Taranto e Corigliano, anche diversi amici, a bordo di barche di proprietà stanno setacciando la costa, fino alla Secca di Amendolara per cercare Nunzio Santorsola, che sembra essere svanito nel nulla. Seguendo le indicazioni del navigatore di bordo recuperato dall'imbarcazione alla deriva, i volontari stanno cercando in ogni maniera e con ogni mezzo di individuare il corpo, seppur senza vita, del 38enne scomparso. Ma purtroppo non ci sono novità in merito, nonostante il mare sia stato setacciato in lungo ed in largo anche nella giornata di ieri. «Invitiamo tutti i proprietari di imbarcazioni a partecipare all’iniziativa di ricerca – è l’annuncio degli amici –. Ogni imbarcazione dovrà essere composta da un equipaggio di almeno due persone ed avere un’autonomia di 50 miglia». Anche il fratello di Santorsola, Salvatore, nella disperazione più totale insieme alla sua famiglia, ha lanciato un appello. «Lì fuori il mio angelo pescatore aspetta di essere trovato. La nostra famiglia sta facendo tutto il possibile affinché le ricerche di mio fratello da parte delle autorità competenti continuino. Le ore passano e siamo perfettamente consapevoli che la speranza di trovarlo vivo è legata ad un miracolo».
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