Un bar, una rivendita di tabacchi e un’agenzia di noleggio auto. I titolari sono degli eroi. Forse, anche, dei pazzi. Gli altri loro colleghi commercianti hanno mollato anni fa. Forse, giustamente, alla luce dello stato di abbandono in cui versa la stazione di Vaglio Lise e dei pericoli che si corrono. Soprattutto di notte, quando lo scalo si svuota: il capostazione per paura si tappa anche per paura nel Dco, la polfer chiude l’ufficio, non ci sono taxi e l’area diventa meta di malintenzionati almeno fino alle tre quando arrivano gli operai addetti alla pulizia dei treni in sosta.
Ed è proprio grazie a uno di questi operai che il furto alla rivendita di tabacchi n. 37 non è stato portato a termine. I ladri hanno arraffato un po’ di merce conservata negli scaffali, l’hanno infilata in un alcuni sacchi, dopo di che si sono dati alla fuga per evitare di essere scoperti. Avvolti dalle tenebre hanno fatto perdere le loro tracce.
«Così non si può andare avanti», sbotta il titolare della rivendita di tabacchi, «è la quarta volta che svaligiano i miei locali. Otto anni fa il primo furto, fruttò un bottino di 40mila euro. Da allora abbiamo installato un sistema di allarme e infissi più resistenti. Almeno sulla carta. Ma di notte nella stazione si può agire indisturbati. Anche stavolta i ladri hanno avuto il tempo di scassinare la porta e arraffare ciò che hanno potuto».
L’assalto era stato preparato nei minimi particolari. Qualche giorno prima era stato sabotato l’impianto di allarme. Insomma, un assalto preparato curando ogni minimo dettaglio. Così l’altra notte la banda ha potuto lavorare tranquillamente. Almeno fino all’arrivo dei primi operai. Dalla tabaccheria sono spariti alcune collezioni di sigari di marca, tabacchi e l’incasso giornaliero del Lotto. Il danno stavolta ammonta a circa 4000 euro.
I ladri prima di scappare hanno abbandonato sul posto l’arnese usato per scardinare la porta e la saracinesca che danno sui binari, meno illuminate rispetto a quelle di fronte alla biglietteria. È un cacciavite, lungo 50 centimetri. Per terra, gli agenti della Polizia di Stato e quelli della Scientifica hanno rinvenuto pure un sacco di iuta appartenente a un mulino di Donnici. Indagini in corso. Ma la situazione si fa sempre più pesante. Due notti fa le minacce subìte dagli addetti alle pulizie dopo avere sorpreso due persone che bivaccavano su un convoglio, ora l’ennesimo assalto alla rivendita di tabacchi. Prima ancora era toccato ai bar nell’area Fs e Fdc e alle biglietterie senza dimenticare i continui furti di rame.