Un furto misterioso. Niente gioielli né denaro, no computer né armi. Stavolta i ladri hanno rubato vaccini. Domenica notte il colpo ai danni del Centro vaccinazioni dell’Azienda sanitaria provinciale in via delle Medaglie d’oro. Mani ignote ma esperte hanno smontato il cilindretto che gestisce la saracinesca d’ingresso, portandolo fuori in modo da riuscire a collegare i cavi in maniera abusiva e così alzare la porta in ferro. Il resto, a quel punto, è stato un gioco da ragazzi. O quasi.
Il furto è stato scoperto ieri mattina dal personale del Centro che ogni giorno accoglie numerosi pazienti, anzitutto bambini, che si sottopongono alle necessarie vaccinazioni. Quando i dipendenti sono giunti dinanzi all’ingresso per l’apertura, la sorpresa della serratura forzata. Hanno subito sospettato quanto fosse successo e la successiva verifica all’interno dei locali ha confermato i sospetti peggiori. Erano spariti tutti i vaccini conservati nei frigoriferi necessari a mantenerli alla giusta temperatura. La mancanza delle fiale ha bloccato l’attività del centro, tant’è che la saracinesca è stata abbassata a metà ed è stato affisso un cartello in cui si spiegava che i servizi erano interrotti e sarebbero ripresi oggi.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia cittadina che hanno verificato i danneggiamenti provocati dai ladri, cercando eventuali tracce dei malviventi. Indecentemente cieco ormai da anni il servizio di videosorveglianza comunale, gli investigatori coordinati dal capitano Jacopo Passaquieti lavorano per individuare eventuali elementi utili a identificare i malviventi nei firmati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso di alcune attività private presenti nella zona.
Il Centro vaccinazioni è sistemato non solo in pieno centro, a due passi dall’autostazione che dovrebbe essere uno dei luoghi più vigilati poiché più pericolosi, ma a pochi metri c’è la sede della guardia medica che quindi resta aperta e operativa anche durante la notte. Tra l’altro esposta a mille pericoli.
Silenzio impenetrabile sul caso da parte dei responsabili della struttura sanitaria che da ieri mattina non hanno minimamente commentato l’episodio.
È probabile che i ladri fossero a caccia dei vaccini contro la meningite, tanto richiesti in questo periodo in cui la cronaca racconta di vari episodi infettivi registrati anzitutto nel centro e nord Italia. Ma la psicosi generata ha provocato una corsa alla vaccinazione facendo perciò impennare la richiesta. Quella ufficiale, però, perché eventuali partite di siero trafugate devono per forza essere iniettate abusivamente con tutte le conseguenze e soprattutto i pericoli del caso.