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Omicidio Lanzino: disposto nuovo esame del Dna

Omicidio Lanzino, disposta comparazione del Dna

Ieri la Corte di assise di appello di Catanzaro, ha conferito ai professori Sepe e Di Nunzio dell’univesità di Napoli, l’incarico di confrontare i profili genotipici già esistenti agli atti con quello estrapolato sotto il capo della vittima al momento del ritrovamento del cadavere. Il corpo della studentessa di Rende venne rinvenuto lungo la strada che da Falconara Albanese scende verso Torremezzo. Il nuovo accertamento tecnico-scientifico è stato richiesto dall’avvocato Ornella Nucci, legale di parte civile per i familiari della giovane stuprata e uccisa. L’avvocato Enzo Belvedere, difensore di Franco Sansone, imputato del crimine, ha chiesto ai giudici che venga suggerito ai due periti di andare nuovamente a prelevare un tampone salivare del suo assistito, per fugar ogni dubbio sulla circostanza che non fosse stato compiutamente identificato durante la medesima analisi operata nel primo grado di giudizio. Il penalista ha inoltre insistito perchè si proceda all’ampliamento dei quesiti indicati ai consulenti, al fine di confrontare nuovamente il tratto genotipico già profilato di Luigi Carbone (mediante un'operazione tecnica compiuta con dei prelievi operati su genitori e figli dell’uomo scomparso per lupara bianca nel 1989) con quello estratto dal terriccio rilevato sotto il cadavere della vittima. Anche questo per fugare ogni possibile dubbio sulla circostanza che potesse esser stato Carbone l’autore unitamente a Sansone.

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