Ancora ombre si addensano sull’ospedale e sul pronto soccorso di Rossano dove l’altro ieri pomeriggio è stato rinvenuto un topo, a quanto sembra proveniente da qualche tombino esterno. Ma si scorgono anche luci circa la funzionalità del pronto soccorso, almeno per quanto riguarda il rispetto delle condizioni di sicurezza, competenza per le attività di pronto soccorso propriamente dette, secondo quanto emergerebbe dalla relazione dei Nas, redatta in seguito all’ispezione dello scorso 13 gennaio. E sempre per quanto riguarda il filone della funzionalità, in seguito a quanto fatto presente da alcuni operatori del 118, circa la presunta mancata applicazione della reperibilità del personale addetto, nella predisposizione automatica dell’equipe medico-infermieristica, in caso di impiego di quella in servizio, si contesta ciò e si sottolinea da settori dell’azienda Sanitaria che la reperibilità del personale della Pet non è affatto abolita, ma che subentra in caso di nuova necessità.
Ma andiamo con ordine. In seguito al rinvenimento del topo nel pronto soccorso si è appreso che il dirigente del reparto di emergenza, Natale Straface, avrebbe chiamato in allerta tutti gli organi interni, compreso il direttore sanitario dell’ospedale, che, a quanto sembra, avrebbe procrastinato a lunedì gli eventuali provvedimenti del caso. Non avrebbe atteso neanche un minuto, invece, dopo avere appreso della presenza del ratto, eliminato all’istante, il primario del pronto soccorso che, secondo le informazioni acquisite, avrebbe fatto intervenire il personale della ditta delle pulizie dell’ospedale che si occupa anche della derattizzazione. E sembra che sono stati espletati tutti i rilievi del caso, da parte del personale addetto, che avrebbe escluso la permanenza del roditore nei locali, avendo verificato l’assenza di tracce o di escrementi. Da qui la deduzione che il topo fosse appena entrato e proveniente dai tombini esterni, come sarebbe accaduto in passato per altri reparti. Tuttavia, a quanto sembra, sarebbero stati attivati i meccanismi di disinfezione e pulizia dei locali interessati, mentre il primario avrebbe redatto una circostanziata relazione su quanto accaduto. Ciò si pone in linea con quanto relazionato dai Nas secondo i quali nel pronto soccorso viene rispettato il protocollo previsto per la struttura di emergenza.