Sangineto (Cosenza)
A processo i quattro ragazzi sanginetesi che, l’estate scorsa, uccisero a martellate un cane randagio, da tutti poi chiamato “Angelo”. Il 27 aprile, stando al decreto di citazione a giudizio, Giuseppe Liparoto (22 anni), Nicholas Fusaro (21), Francesco Bonanata (21) e Luca Bonanata (20 anni) compariranno davanti al giudice monocratico del Tribunale di Paola, Alfredo Cosenza. Il pubblico ministero, Maria Francesca Cerchiara, ha concluso le indagini preliminari e richiesto il rinvio a giudizio nei confronti dei quattro ragazzi di Sangineto. L’accusa li ritiene responsabili della tremenda uccisione di un cane randagio, impiccato al ramo di un albero e lasciato in agonia. Qualcuno, a giugno dell’anno scorso, si divertì a filmare le tremende scene, con risolini di sottofondo e il guaito da contraltare, come se si stesse scherzando, come se la vita di un animale non valesse nulla. Quelle martellate inflitte sul corpo del cane, come a disegnare la facile supremazia di chi ha un’arma contro un indifeso, divennero un video, inoltrato agli amici in un gruppo di messaggeria. Qualcuno poi lo pubblicò sui social e divenne subito virale. Immagini forti, agghiaccianti, mostrano la crudeltà nello sferrare una serie di martellate che, in un tranquillo pomeriggio d’estate, tramortirono il povero randagio, lasciato poi penzolone a quell’albero immerso in un orto non distante dal centro storico.