Cosenza
La morbosa ossessione d’un uomo per una donna è schizzata in un delirio senza fine. Una progressione folle nella quale è intrappolata da anni una professionista. Una cosentina prigioniera dello stalker che la perseguita rendendole la vita insopportabile. La storia che affiora dall’ultima relazione di servizio dei poliziotti della Volante parte da lontano. Da quando cioè il quarantenne avrebbe incontrato per motivi di lavoro la sventurata. E da quel momento avrebbe cominciato a viaggiare nelle tenebre fino a trasformarsi in un incubo per lei che, tra l’altro, è felicemente sposata.
Telefonate, pedinamenti, corteggiamenti. Tormenti e oscuri istinti avrebbero marcato il sentiero attraversato dallo stalker in questo suo viaggio senza ritorno. L’ultimo “assalto” è stato tentato proprio l’8 marzo quando si è presentato davanti a casa della donna con un fascio di mimose che ha sistemato appena fuori dall’uscio. Un “pensiero” floreale per la sua “preda” che non ha mai mollato. Quindi, si è messo lì, come una sentinella, a sorvegliare la porta e impedendo di fatto alla poveretta e ai suoi familiari di uscire: «La mimosa per la festa della donna te l’ho portata io. Devi prendere solo la mia».