Fioriscono armi e tanta droga nella casbah del centro storico. Vicoletti affascinanti e d’enorme valore culturale, oscurati però dalla devianza criminale che ha col tempo trasformato il borgo antico in una delle principali piazze di spaccio dell’intera città. Ed erano probabilmente destinati al mercato bruzio gli oltre 3 chili tra marijuana e hashish sequestrati ieri dai carabinieri della Stazione Principale, uomini in divisa diretti dal capitano Jacopo Passaquieti e dal tenente Felice Bucalo. I militari agli ordini del comandante provinciale Fabio Ottaviani hanno scoperto tutta quella droga in una casa di vico San Tommaso, nel cuore del rione Santa Lucia. A portarli fin lì è stata l’accurata attività info-investigativa svolta nei riguardi del 29enne Francesco Cristiano, trovato in possesso di 1,6 chili di “erba” e altrettanti di hashish. Oltre al consueto materiale utile al confezionamento dello stupefacente, dalle buste di plastica ai taglierini, i carabinieri hanno fatto pure un’altra inquietante scoperta: un fucile calibro 12 di provenienza illecita, accompagnato da ben 102 cartucce col piombo spezzato, munizionamento tipico delle bocche da fuoco caricate a “lupara”.
Al termine della perquisizione, il giovane è stato accompagnato nella vicina caserma di piazza dei Bruzi per tutti gli accertamenti del caso. Una volta concluse le formalità di rito, col via libera del pm di turno Giuseppe Visconti, Francesco Cristiano è stato formalmente arrestato e trasferito nel carcere di via Popilia. La droga e il fucile sono stati naturalmente posti sotto sequestro per gli accertamenti di laboratorio. Sull’arma, in particolare, verranno svolti i necessari esami balistici per valutare se abbia già sparato.
L’arresto di ieri evidenzia ancora una volta come il centro storico sia uno dei punti nevralgici per lo smercio di stupefacenti. Da quelle parti, come hanno del resto dimostrato numerose inchieste giudiziarie anche del recente passato, molte famiglie tirano avanti proprio grazie a questo tipo di commercio illecito. Un business troppo succulento, da difendere a tutti i costi.