Paola
Cane torturato e ucciso, processo blindato. Ha preso il via ieri mattina nell’aula Beccaria del Tribunale di Paola, in un clima irreale tra i cordoni delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, il procedimento nei confronti dei quattro ragazzi accusati di aver barbaramente seviziato un meticcio a Sangineto e poi postato su facebook il video dell’orrore. Nei loro confronti si procederà per rito abbreviato. Dinanzi al Palazzo di Giustizia si sono ritrovate associazioni animaliste da tutta Italia per chiedere giustizia per Angelo. Un centinaio in tutti. Molto di meno rispetto alle stime previste.
Massiccio è il dispiegamento delle forze dell’ordine. Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza presidiano l’aula e l’esterno del Tribunale. Nemmeno i grandi processi di mafia avevano visto uno schieramento così imponente. L’apprensione però non era poca in considerazione di alcuni precedenti. Le associazioni hanno manifestato pacificamente e hanno fatto il loro impedendo eventuali “infiltrati” nelle fila.
organizzato, insieme al Nucleo operativo italiano tutela animali, un presidio davanti allo stesso Tribunale, a partire dalle 8 del mattino. Più tardi, alle 11 e 30, si è snodato il corteo di Animalisti italiani onlus “In marcia per gli Innocenti”, dal Tribunale al Santuario per far visita a quello che viene considerato il primo santo animalista nella storia della chiesa San Francesco da Paola.
In mezzo la prima udienza, durata appena 15 minuti, a carico di Giuseppe Liparoto, Nicholas Fusaro, Luca Bonanata e Francesco Bonanata. I primi due rappresentati dall’avvocato Alessandro Gaeta, mentre i Bonanata da Giuseppe Gagliardi. Quasi a sfidare le associazioni che da mesi li accusano i due fratelli si sono presentati in aula. Non ve ne era affatto bisogno. Il loro ingresso è stato accompagnato da reazioni di sdegno.
Ma il giudice, Alfredo Cosenza, non ha dovuto faticare per tenere in ordine l’aula. L’apertura del processo è stata accompagnata dalle richieste di costituzione parte civile di circa 30 tra associazioni e singoli cittadini. Il giudice ha quindi deciso per il rinvio al 18 maggio. Data nella quale si dovrebbe aprire la discussione. I quattro imputati hanno scelto di essere giudicati per rito abbreviato. La procura è rappresentata dal pm Maria Francesca Cerchiara.
L’onorevole Michela Brambilla, presidente della Lega Italiana per la difesa degli animali, rappresentata in aula dalla responsabile regionale, Maria Silvia D’Alessandro, e assistita dall’avvocato Claudia Ricci, che ha depositato la costituzione di parte civile, rileva: «è positivo che il processo si faccia e che alle parti offese sia data almeno la possibilità di farsi valere».