"I cittadini di Cosenza e della Calabria sappiano che le dichiarazioni del primo cittadino della città dei Bruzi, Mario Occhiuto, stanno producendo un danno di immagine alla loro regione, le cui conseguenze saranno pagate con le loro tasche". Lo sostiene, in una dichiarazione, il massmediologo Klaus Davi facendo riferimento alla decisione del Comune di Cosenza di non concedere il patrocinio al Gay Pride in programma il primo luglio. "Occhiuto - aggiunge Davi - sta veicolando su media influenti in tutto il mondo una visione della Calabria retriva, bigotta e non accogliente che non corrisponde al vero. La notizia del suo veto discriminatorio alla presenza del Gay Pride a Cosenza non solo inficia la reputazione di un'intera regione, ma umilia la vocazione umanistica e civile di una città universitaria nota anche a livello internazionale, collocandola idealmente in Iran anziché in Italia. I calabresi sappiano che il signor Occhiuto sta facendo un danno non solo alla loro reputazione, ma anche al turismo e alla splendida immagine di accoglienza che da sempre caratterizza queste terre, proprio nei giorni in cui all'estero i turisti stanno scegliendo le destinazioni per le loro vacanze".
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