L’operazione condotta dai carabinieri di Amantea, guidati dal comandante Tommaso Cerza, che ha portato due giovani al deferimento all’autorità giudiziaria in stato di libertà con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio, potrebbe essere soltanto una tappa di avvicinamento ad attività ben più rilevanti.
Da tempo i militari della Benemerita, coordinati dal capitano Antonio Villano della Compagnia di Paola, hanno rafforzato non solo la presenza sul territorio, ma anche la capacità investigativa interna, colpendo la criminalità locale in più occasioni e avviando, quasi fosse un domino, tutti i riscontri necessari a seguire una determinata ipotesi.
Pur nel riserbo delle indagini appare chiaro come l’Arma sia al lavoro per rendere il cerchio sempre più piccolo e colpire chi effettivamente agisce per generare profitto illecito ai danni delle persone oneste e laboriose.
Nel caso specifico, i due fermati di 32 e 39 anni, erano intenti a confezionare alcuni involucri contenenti cocaina e sarebbero stati intercettati in un casolare nei pressi di Campora San Giovanni.
Da quanto accaduto si percepisce non soltanto quando sia florido il mercato della droga nel Basso Tirreno cosentino, ma anche come esso si adegui alle clientele in una logica corrisposta di domanda e offerta.
La sensazione è che il monitoraggio da parte delle autorità sarà ancora più massiccio nelle prossime settimane, garantendo un ulteriore potenziamento di quel livello di sicurezza auspicato dalla collettività di fronte al dilagante fenomeno del traffico di stupefacenti.