Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Coppia picchiata e rapinata in casa

Coppia picchiata e rapinata in casa

Grimaldi è una meraviglia aggrappata al colle di Santa Lucerna. Una piccola perla della Valle del Savuto, una terra di vigneti, poeti e patrioti che di giorno somiglia a un paradiso e che di notte ha, però, il sapore d’una terra di nessuno. Di una casbah che galleggia nella penombra, prigioniera di plotoni di malacarne senza volto e senza onore. Sono cani da catena che come spettri riempiono silenziosamente da tempo la vallata liberandosi all’improvviso e colpendo a caso. Annusano le scie e, soprattutto, i patrimoni dei residenti, nessuno può sentirsi davvero al sicuro. Assaltano le loro abitazioni e consumano le razzie con ferocia. L’ultimo “colpo” affiora da una dettagliata informativa che è stata inviata al procuratore Mario Spagnuolo. Un rapporto dal quale emergono i particolari drammatici di una rapina da incubo subita da una coppia finita in ospedale a Cosenza. Un assalto in stile “arancia meccanica” con un bottino misero, quantificato in cento euro e in un telefonino cellulare che, probabilmente, ne vale anche di meno. Eppure quella gang di rapinatori (erano almeno in tre con il passamontagna calato sul volto) ha scatenato l’inferno per portarsi via quei pochi spiccioli. La trama è agghiacciante e riporta a venerdì. Col cielo già nero, nell’umidità della sera, quei tre hanno raggiunto l’abitazione della coppia, probabilmente, a bordo di un’auto. Dopo essere scesi dalla vettura sono entrati in casa, forse passando da una finestra. Nel giro di pochi minuti i due malcapitati, l’uomo (un 41enne), la donna (42enne), sono prigionieri di un incubo: «Fermi, è meglio per voi». Dopo aver passato al setaccio tutte le stanze, i tre balordi avrebbero preso a schiaffi i due malcapitati prima di immobilizzarli e legarli alla sedia. Quindi, i banditi sono spariti col favore delle tenebre. Sul posto sono giunti le forze dell'ordine che hanno immediatamente soccorso la coppia. L’uomo e la donna sono finiti al pronto soccorso dell’“Annunziata” dove hanno ricevuto le cure del caso

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