Ha praticamente travolto ogni cosa la piena generata da due bombe d’acqua che hanno messo in ginocchio oltre una dozzina di esercenti del centro cittadino. I danni più gravi in via Roma: inondati un negozio di scarpe, uno di preziosi e una pizzeria. Danni ingenti anche per un fotografo e una decina di abitazioni. La piena non ha risparmiato gli scantinati di Corso Garibaldi, travolgendo ogni cosa e scaricando la sua furia sino al Rione Civita. Centro storico sott'acqua, dunque, con le nuove griglie che hanno accennato solo una timida difesa del Castello Aragonese. La delusione è soprattutto visibile negli occhi di tre commercianti di corso Garibaldi, da un lato bravi ad avviare un’opera di risanamento silenzioso, ma dall’altro dubbiosi sull’assenza di aiuti immediati o di un minimo di solidarietà istituzionale. L’acqua è entrata sotto le saracinesche, generando perplessità sulla completa assenza di interventi strutturali: a distanza di alcuni anni – va detto – l’inondazione dei locali s’è riproposta in tutta la sua drammaticità, colpendo, purtroppo, i medesimi fabbricati commerciali. Facile pensare ad una richiesta danni o alla rivendicazione di un intervento progettuale che possa ridimensionare i disastri stagionali. Da sottolineare che hanno funzionato a metà le nuove cunette (tutte coperte da foglie) di Largo Caduti sul lavoro. Ma il dato che più rincresce riguarda la completa assenza di manutenzione e pulizia dei sistemi di deflusso delle acque meteoriche, spesso otturati da cartoni, giornali, da foglie, dagli scarti della verdura della piazza e dal terriccio. Tutte le principali strade che incrociano di via Roma, vale a dire via Mazzini, corso Garibaldi, via Pollino, via Po, viale della Libertà, via Coscile e via Padre Pio da Pietralcina, a stento si sono concesse al passaggio degli automobilisti. Il bollettino torna ad essere pesante anche e soprattutto ai piedi del Colle della Madonna del Castello: il bypass è puntualmente andato in tilt. Il troppo pieno è finito, attraverso un pozzetto ed un lungo canale scavato a mano, nella corona della frana. Un problema che, purtroppo, si ripete frequentemente. Difficile dire se tutto possa essere o meno ricondotto nell’alveo della straordinarietà dell’evento o se ha un peso determinante la scarsa tenuta dei canali di scolo. Pare, tuttavia, abbastanza chiaro che non sono stati adottati, e questo nel corso degli ultimi 20 anni, iniziative progettuali tendenti a impedire l’allagamento dei negozi e degli scantinati presenti su corso Garibaldi, via Roma e nella Giudeca.
Anche dalla Fiera di San Giovanni, tradizionale appuntamento con il commercio di strada, sono emerse preoccupazioni per l’incolumità di commercianti e avventori. Vento e pioggia, che hanno spostato molti stalli, hanno generato un fuggi fuggi generale che, per fortuna, non ha avuto conseguenze. Restano da valutare le condizioni del nuovo Tribunale, ieri chiuso per l’assenza di attività. Nei giorni scorsi, erano state segnalate infiltrazioni di acqua in alcuni locali.
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