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Il mistero della tomba "sparita" nel Camposanto

Il mistero della tomba "sparita" nel Camposanto

È una storia tutta calabrese. Una storia di mala-burocrazia che risale da Castrovillari e rompe i confini nazionali spingendosi fin in Sudamerica.

C’è un gruppo di cileni che da alcuni giorni è in città sulle tracce di un parente defunto i cui resti mortali sarebbero stati ricomposti in un sepolcro all’interno del cimitero di via San Sebastiano. Ma i tre non sanno con precisione quale sia la tomba del proprio caro. Singolare la presenza dubbiosa della nonna, del cognato e del fratello, appena minorenne, di un uomo morto e sepolto, nel 2009, a Castrovillari. Probabilmente piangono davanti alla lapide sbagliata. I tre, infatti, sono giunti dal Cile per procedere all’estumulazione ed al rimpatrio della salma del caro estinto. Le paure sono tante. Perché i giorni passano e non sanno quale sia realmente la superficie da scavare per effettuare il prelievo della salma e, quindi, il trasporto a Milano. Nella città meneghina dovrebbe avvenire il trasferimento aereo in Cile. I fatti stanno così. Almeno per chi li racconta davanti al Camposanto. «Vorremmo riportarlo in Cile, vicino casa nostra per potergli portare un fiore e fargli una preghiera. Siamo venuti apposta dal Sudamerica, ma non sappiamo dove si trovi il corpo. Il custode – raccontano – ha indicato una superficie precisa. Ma non c’è nome e nemmeno una croce. Per giovedì prossimo – hanno detto – speriamo in una risposta certa, anche perché abbiamo tutti i documenti a posto, anche quelli del Consolato, e domani (oggi, ndc) li presenteremo in Comune».

Il caso è già stato anticipato alle forze di Polizia. Le stesse che hanno sentito le lagnanze della nonna e del cognato dell’estinto, tumulato in una zona del cimitero che presenta della terra rossa ed una serie di aree utilizzate per la sepoltura. Tra le lagnanze anche l’assenza, nel cimitero, di una piantina con un numero o dei dati che possano riportare al luogo certo della sepoltura. Da qui le paure di non poter rimpatriare i resti e la possibilità di allungare oltremodo la permanenza ai piedi del Pollino. Non è la prima volta che emergono, proprio al cimitero di Castrovillari, problemi legati all’organizzazione, all’individuazione o all’estumulazione delle salme. Qualche settimana fa, infatti, alcuni passanti segnalarono l’indebita presenza di bare posizionate sul retro della nuova area cimiteriale. Il problema è stato risolto rapidamente dalla ditta che si sta occupando dello svuotamento dei loculi cimiteriali scaduti ed il trattamento dei resti. Il caso in questione, però, pare di altra natura ed è strettamente legato all’organizzazione, la catalogazione e la sistemazione delle bare nelle superfici diverse dalle edicole cimiteriali. Dubbi e paure che saranno sicuramente dissipate nelle prossime ore dai responsabili del Comune e da quelli del patrimonio. Almeno così i cileni sperano.

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