Paola e i paesi limitrofi bruciano. Chilometri e chilometri di fuoco. Dal tardo pomeriggio dell’altro ieri un incendio sviluppatosi sopra il cimitero si è spostato a nord della città. Un altro invece ha interessato San Lucido e Tenimento. Quel che sembravano piccoli focolai destinati a affievolirsi da soli si sono invece tramutati, a causa del vento, in vasti incendi propagatisi in poche ore.
A Paola pian piano il fuoco si è spostato nelle periferie. E ha interessato in particolare l’area posta sopra il Santuario e le zone Serricelle e Sotterra. Un incendio vasto che ha visto non solo l’intervento dei vigili del fuoco di Paola, chiamati nel corso della giornata ovunque per i focolai accesi in mezzo Tirreno cosentino, ma anche quello dei residenti che con autentiche catene umane hanno spento con grande spirito di solidarietà le fiamme che minacciavano le abitazioni.
Sopra il santuario le lingue di fuoco hanno sfiorato il convento delle monache di clausura. Tantissima gente attorno alla chiesa, qualcuno si è spinto anche su per rifornire acqua al fine di proteggere la struttura. Tutto questo mentre le monache attonite si sono chiuse in preghiera.
Ma anche sul cimitero tanti sono stati i disagi per i residenti.
In periferia (a Sotterra e Serricelle) molta gente ha lasciato le case per farvi ritorno ieri mattina. Intere zone sono state avvolte da una cortina di fumo. Una sorta di nebbia che sembrava essersi levata all’improvviso. Scene drammatiche. E tanta paura.
Fiamme alte hanno anche lambito la statale 18 a pochi metri dai bivi di Sotterra e santuario. Ma anche in contrada Tina (vicino il campo sportivo) e in contrada Cutura dove sono intervenuti i Vigili del fuoco. Fiamme che hanno interessato anche il lungomare lato sud (dove sorgono i pennelli) attorno alle 23 dell’altro ieri. A pochi passi per intenderci dal rilevato ferroviario. Aria irrespirabile. Incendi che sono di chiara natura dolosa. Purtroppo la mano dell’uomo continua a colpire ancora. I piromani hanno approfittato della giornata ventosa. Le folate hanno spinto all’impazzata il fuoco che ha messo a dura prova non soltanto i solerti interventi ma anche i cittadini.
E Paola ancora brucia. Piccoli fuochi sono ancora accesi ovunque. Le strade periferiche e montane ricoperte di arbusti e di pietre. Un panorama dantesco, infernale.
Un autentico patrimonio boschivo è andato in fumo, ettari ed ettari di macchia mediterranea distrutti.
Un altro rogo ha interessato per tutto il pomeriggio dell’altro ieri una collinetta tra San Lucido e Torremezzo dove sono stati necessari diversi gli interventi. Anche i canadair in azione che hanno dovuto effettuare circa cento lanci. Poi, però, l’oscurità della notte che sopraggiungeva ha complicato le cose. E i pompieri si sono anche spostati verso Paola dove le lingue di fuoco minacciavano nelle ore notturne minuto dopo minuto sempre di più l’abitato. Anche ieri in mattinata si sono resi necessari interventi per spegnere altri fuochi. Dopo due giorni il bilancio è stato limitato le conseguenze potevano essere infatti più tragiche.
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