Tende ad aggravarsi il bilancio dell’incidente stradale avvenuto a Montalto Scalo. Dopo il decesso del conducente della macchina, che per un malore ha perso il controllo ed è andato a scontrarsi contro il semaforo, uno dei due passeggeri feriti è stato messo in terapia intensiva. Si tratta della moglie della vittima, la quale, seduta sul sedile posteriore, a causa del violento impatto, ha riportato un trauma toracico - addominale, ed è stata trasferita nella terapia intensiva dell’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza. Stazionarie, invece, le condizioni di salute dell’altro passeggero, ossia la figlia, anch’ella ancora ricoverata presso il nosocomio cittadino, a causa di una contusione toracica. Mentre, ieri mattina, dunque, si è dato l’ultimo saluto ad Enrico La Marca, 82 anni, di Luzzi, moglie e figlia lottano ancora con le gravi conseguenze del sinistro stradale. La Marca, infatti, si trovava alla guida della sua autovettura, un’Opel Agila, in compagnia di moglie e figlia, e stava percorrendo via B.Croce, allo Scalo di Montalto, direzione Cosenza, quando, all’altezza del semaforo, a causa di un malore, ha cambiato corsia, andando a sbattere al palo che regge il semaforo. L’impatto è stato fortissimo e sul posto sono intervenuti immediatamente alcuni cittadini presenti, che hanno prestato i primi soccorsi e allertato le forze dell’ordine e i sanitari del 118. Tempestivo l’arrivo di una pattuglia dell’Aliquota radiomobile dei carabinieri di Rende, degli agenti della polizia municipale di Montalto Uffugo e delle ambulanze. Le condizioni di salute dell’uomo, trasferito subito al Pronto soccorso dell’Ospedale Ss. Annunziata di Cosenza, in un primo momento, sembravano non destare grosse preoccupazioni. Eppure, da lì a poco la situazione è precipitata ed è deceduto in ospedale. Per la moglie e la figlia, invece, il ricovero è stato necessario e la salute dell’anziana donna sembrerebbe in queste ore aggravarsi. Per via B. Croce, dopo questo ennesimo grave incidente, i cittadini chiedono la presenza di più vigili urbani, denunciandone una grave carenza di unità che mette a repentaglio l’incolumità pubblica.
Caricamento commenti
Commenta la notizia