Veronica lotta per la vita. Intubata nel reparto di rianimazione dell’Annunziata, dove i suoi familiari e amici sono accorsi fin dalle prime ore di ieri pieni d’angoscia e speranza. Veronica, 29 anni compiuti a marzo, intorno alle 2 stava percorrendo la Statale Silana-Crotonese a bordo della sua utilitaria, una Fiat Seicento, probabilmente di rientro a casa verso il cuore della città. All’altezza dello svincolo di Saporito, quindi all’inizio della lunga discesa in rettilineo che termina poco prima dello stadio “Lorenzon” di Rende, un lampo improvviso è comparso davanti agli occhi della ragazza.
Sull’altra corsia, in direzione dell’Unical e quindi verso la costa tirrenica, stava sopraggiungendo la Lancia Lybra condotta da un 34enne cosentino. L’impatto frontale – le cui cause sono comunque in corso d’accertamento – è stato violentissimo, con la Seicento della 29enne letteralmente accartocciata su se stessa. Nell’abitacolo della Lybra sono invece esplosi gli airbag, a ulteriore dimostrazione della forza devastante dell’urto.
A lanciare l’allarme sono stati i primi automobilisti in transito catapultati davanti a quella scena terrificante. La giovane, in particolare, è rimasta incastrata tra le lamiere della sua auto facendo immediatamente temere il peggio agli sgomenti testimoni. Su quel tratto di Silana-Crotonese sono così sopraggiunti alcune ambulanze del 118, i vigili del fuoco e diverse pattuglie della polizia stradale. Mentre il 34enne S.P. veniva trasportato in codice rosso all’Annunziata, i pompieri hanno lavorato col fiato sospeso per estrarre la giovane ferita dall’abitacolo. Un’operazione complessa, resa ancora più rischiosa dalle condizioni evidentemente gravi di Veronica che presentava vistose ferite su tutto il corpo. Alla fine, però, l’esperienza dei vigili del fuoco ha avuto la meglio su quell’ammasso di ferraglia e anche la 29enne è stata messa sull’ambulanza e portata in ospedale a tutta velocità.
Il conducente della Lybra, una volta giunto in pronto soccorso, s’è ripreso: per lui a quanto pare i problemi si sono limitati a una gamba. Veronica invece è stata immediatamente presa in carico dagli specialisti della rianimazione. I primi esami diagnostici hanno infatti evidenziato, oltre ai traumi sparsi su tutti il corpo, un serio problema a livello cerebrale. La prognosi è naturalmente riservata.
Alla polizia stradale è stato affidato il compito di chiarire la dinamica dell’incidente. Un impatto violento, provocato molto presumibilmente tanto dall’alta velocità di una delle due auto coinvolte quanto dalla probabile invasione d’una delle corsie di marcia. Non a caso, gli agenti agli ordini del comandante provinciale Antonio Provenzano stanno cercando di chiarire anche e soprattutto in quali condizioni psicofisiche si trovasse nella nottata tra venerdì e ieri il 34enne a bordo della Lybra. Per il momento, l’inchiesta procede nel massimo riserbo. C’è del resto una ragazza in prognosi riservata che sta lottando con tutte le sue forze. Una giovane descritta da parenti e amici come una persona con la testa sulle spalle. «Anche troppo», si lascia scappare una conoscente col volto impietrito di chi non si sarebbe mai aspettata una notizia del genere.
Una giovane laboriosa, molto devota, senza vizi o particolari grilli per la testa. Veronica è unanimemente riconosciuta da amici e parenti come la classica brava ragazza. «Anche troppo brava», racconta una conoscente. Niente sigarette, niente alcol, niente di quello che i giovani della sua età spesso e volentieri consumano in quantità smodate. La 29enne, come tante ragazze della sua età, non aveva un lavoro fisso. Ma non per questo s’era persa d’animo, impegnandosi in quella sua enorme passione con la quale tentava di crearsi anche un futuro occupazionale: la lavorazione della pasta di sale. Veronica in questo era formidabile, ricordano sempre i suoi conoscenti, capace di realizzare bomboniere e altri oggetti particolarmente curati. Un talento che tutti i suoi amici e parenti apprezzano e sperano con tutto il cuore che possa continuare ad essere coltivato come e meglio di prima.