"A partire dal pomeriggio odierno è attiva alla Prefettura di Cosenza un’unità di crisi, coordinata dal prefetto Gianfranco Tomao, per la gestione dell’emergenza incendi che sta interessando gran parte del territorio provinciale". Lo rende noto la Prefettura di Cosenza. "I cittadini che devono segnalare situazioni di particolare gravità possono farlo al numero verde 800496496 istituito presso la sala operativa unificata permanente della Protezione Civile Regionale. I signori sindaci dei Comuni della provincia vorranno assicurare la presenza di operatori presso i centralini dei comuni - si legge ancora nella nota - per rispondere ad eventuali chiamate di emergenza attivando, ove necessario, le pianificazioni comunali di Protezione Civile, con il concorso delle associazioni di volontariato presenti sul territorio".
Nella nota si specifica che l’unità di crisi continuerà ad operare fino alla cessazione dell’emergenza.
Una lettera-appello è stata inviata oggi da alcuni sindaci del comprensorio del Pollino e dal presidente del Parco al ministro dell’Ambiente, e ad altre istituzioni governative, in relazione al grave fenomeno degli incendi boschivi. La lettera è firmata, in particolare, dai sindaci di Laino Castello, Laino Borgo, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Papasidero e Mormanno e dal presidente del Parco, Domenico Pappaterra, riunitisi nella sede dell’ente Parco Nazionale del Pollino a Rotonda (Potenza).
Nella lettera si sottolinea quello che si sta vivendo in diverse località "interessate da incendi in corso da oltre 48 ore che stanno provocando gravissimi danni al patrimonio forestale oltre a porre a serio rischio la vita di decine di persone che sono state salvate solo grazie allo spirito di abnegazione dei volontari di protezione civile impegnati nell’attuazione del Piano AIB del Parco, oltre che dagli ex agenti del Coro forestale e dei Vigili del Fuoco. La gravità della situazione, che non può essere gestita con i mezzi e le forze già in campo - si legge nella missiva - richiede un immediato intervento della flotta aerea per fronteggiare un fronte di fuoco di diversi chilometri quadrati. Tale richiesta, peraltro, è stata avanzata con forza già nella giornata di ieri ed è rimasta purtroppo inevasa - continua la nota - con tutte le conseguenze che sono facilmente visibili. Se tale situazione dovesse perdurare, gli scriventi declinano ogni responsabilità per le conseguenze dell’evento che, si ribadisce, si aggravano di ora in ora". La lettera si chiude con una richiesta di una visita del ministro dell’Ambiente "sui luoghi del disastro per una più compiuta valutazione della situazione".