È giallo ad Amendolara, perla turistica dell’Alto Jonio cosentino. Un uomo è stato rinvenuto cadavere in casa con evidenti ferite al capo e al volto. Sono stati i carabinieri a fare la macabra scoperta in un’abitazione del centro storico. Prosperino Roma, 47 anni in libertà vigilata, a causa di problemi avuti in passato con la giustizia, come accadeva giornalmente, veniva visitato dalle forze dell’ordine, per la verifica del rispetto degli obblighi derivanti dalla misura di prevenzione. Così è stato pure ieri, con gli investigatori dell’Arma della Stazione di Roseto Capo Spulico marina, di turno per il controllo. I detective del maresciallo Marco Carafa hanno bussato all’uscio di casa Roma, senza ricevere però risposta. I carabinieri, a quel punto, hanno forzato il portoncino d’ingresso in legno ed hanno trovato il 47 enne disteso sul pavimento. I carabinieri hanno cercato invano di rianimarlo in attesa dell’arrivo del 118 che dalla postazione Pet di Trebisacce è giunto nel centro storico di Amendolara, in quella casa dove l’uomo viveva solo. Il dottor Pino De Vita e la sua equipe non hanno potuto fare altro che verificare l’avvenuto decesso. Il maresciallo Carafa, dopo aver fatto transennare tutta l’area, allontanando curiosi e vicini di casa, ha avvisato tempestivamente il pm di Castrovillari, Antonino Iannotta, che ha disposto il trasporto della salma alla morgue dell’ospedale “Guido Chidichimo” di Trebisacce, dove i medici legali Francesco Settembrini e Attilio Mazzotti, su disposizione della Procura guidata da Eugenio Facciolla, hanno effettuato l’esame cadaverico esterno sul corpo del “Sindaco del paese vecchio” come lo chiamavano comunemente gli amici ed i vicini di casa. Da quello che si è appreso, i due medici non avrebbero riscontrato sul corpo del disoccupato, peraltro anche invalido civile, segni di violenza. L’ipotesi dell’omicidio sarebbe al momento esclusa: il pm Iannotta ha deciso di restituire la salma e alla famiglia per i funerali e la sepoltura. Prosperino Roma potrebbe aver avuto un malore, forse qualche ora prima del ritrovamento, e nel cadere a terra avrebbe battuto la testa procurandosi un taglio. Al momento, non è chiaro se l’uomo sia morto sul colpo oppure abbia cercato in qualche modo aiuto, ma essendo solo in casa e peraltro con la porta chiusa, nessuno si sarebbe accorto di nulla. Per verificare la dinamica prospettata dalle deduzioni scientifiche, l’abitazione dell’uomo è stata sottoposta a sequestro giudiziario dai carabinieri. Prosperino Roma lascia un figlio Valentino ed i genitori Maria e Domenico nonché sei tra fratelli e sorelle,tra cui Gianni stimato dipendente comunale. È stata una vita difficile per il malcapitato che nel lontano 1989, all’epoca 19enne, mentre saliva al nord in cerca di un lavoro ebbe un incidente stradale in cui morirono tre amici che viaggiavano insieme a lui a bordo di una vecchia Fiat Ritmo bianca.
Caricamento commenti
Commenta la notizia