Arriva dalla Regione la conferma ufficiale di importanti novità in merito alla realizzazione dell’ospedale unico. Infatti il delegato del presidente della Regione Calabria per le politiche sanitarie regionali, Franco Pacenza, ed il direttore generale del dipartimento infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità della regione, Domenico Pallaria, hanno reso noto che è stato approvato il progetto definitivo del Nuovo Ospedale della Sibaritide.
A completamento del percorso procedurale, avviato con l’emanazione della determinazione di conclusione positiva della conferenza dei servizi, lo scorso 13 giugno, proseguito con la consegna da parte del Concessionario di alcuni elaborati progettuali integrati a seguito della verifica del progetto e delle prescrizioni emerse in conferenza di servizi, conclusosi poi con la consegna del rapporto finale di verifica da parte dell’organismo incaricato, il dirigente Pallaria, in qualità di responsabile del procedimento, ha emanato il decreto di approvazione del progetto definitivo dell’opera. Su richiesta della Regione Calabria, inoltre, il concessionario ha concordato, per come previsto dal contratto di concessione, sulla necessità di redigere un primo stralcio prioritario del progetto esecutivo, relativo alle opere di cantierizzazione, di recinzione dell’area di cantiere, di bonifica degli eventuali ordigni bellici, di movimenti di terra connessi all’opera principale e delle lavorazioni propedeutiche alla realizzazione delle opere strutturali.
C’è, quindi, la necessità di avere una strada alternativa alla statale 106 per evitare ingorghi e disagi vari agli automobilisti che si trovano ad attraversare l’ importante via di comunicazione della piana. La strada, a seguito di sopralluoghi specifici, susseguitisi nei mesi scorsi, sarebbe stata già individuata in una arteria secondaria che da contrada Insiti, sito per realizzare l’infrastruttura, segue in modo parallelo la statale e, opportunamente adeguata, servirà per i camion di movimento terra.
Atti concreti anche sul fronte della copertura economica. Infatti, ai fini della copertura finanziaria del quadro economico del progetto definitivo, nella riunione dello scorso venticinque luglio, la giunta regionale ha deliberato l’iscrizione al bilancio 2017 della quota parte delle risorse statali stanziate per l’esecuzione dei lavori, pari ad oltre sessantuno milioni di euro, e di risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione inserite nel Patto per la Calabria, a copertura delle spese per le attrezzature sanitarie del Nuovo Ospedale, per oltre diciannove milioni.
Notizie, queste che giungono dalla Regione, che fanno ben sperare, ma la diffidenza non scema. Del resto nel novembre del 2016 il governatore Oliverio, presenziando alla cerimonia di presentazione del progetto definitivo, aveva promesso l’avvio dei lavori entro la primavera successiva. Data abbondantemente superata.
Di costruire l’ospedale della Sibaritide se ne parla dal 2007, da quando, a seguito delle tragiche vicende di Eva Ruscìo e Federica Monteleone, il settore scoperchiò l’inefficienza della sanità calabrese. Arrivò anche l’allora ministro della sanità, Livia Turco. La struttura sarebbe dovuta essere costruita con procedure di Protezione Civile, la cosiddetta formula chiavi in mano. L’allora presidente del Consiglio, Prodi, stanziò 196 milioni di euro da destinare alla realizzazione di quattro ospedali nuovi, compreso quello sibarita. A Palazzo Chigi fu firmata l’ordinanza di Protezione Civile che avocava al governo. I soldi dovevano essere integrati da stanziamenti regionali. E così ogni presidente, da Loiero in poi, ha accesso dei mutui. Un istituto a cui non si sottrae neanche l’attuale presidente. Ma gli anni sono trascorsi, senza la posa della prima pietra.