L'imprenditore del settore alberghiero Domenico Barile è stato posto agli arresti domiciliari dai finanzieri del Comando provinciale di Cosenza per bancarotta fraudolenta in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip su richiesta della Procura. I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria hanno anche sequestrato beni per 2,5 milioni di euro nei confronti di tre società gestite da Barile, già condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione per peculato in qualità di ex presidente della Fondazione Field, società in house della Regione Calabria. La società fallita, la Nord Hotel, secondo l'accusa, è stata gravata da esposizioni debitorie nei confronti di banche, fornitori e società di leasing, nonostante abbia ricevuto contributi regionali sin dagli anni '90. Il dissesto e il depauperamento del patrimonio, per l'accusa è stata la conseguenza di una gestione caratterizzata da continue e ingiustificate distrazioni di denaro perpetrate dai soci a favore di congiunti o di altre società del gruppo.
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