Cosenza

Domenica 24 Novembre 2024

Un timido Cosenza si fa male da solo

Un timido Cosenza si fa male da solo

Il Cosenza spreca un’occasione d’oro contro il Fondi e regala altri due punti (1-1) al “Marulla”. Dopo un primo tempo giocato senza regalare grosse emozioni, chiuso in vantaggio solo grazie a una prodezza di Mungo, i rossoblù non riescono a chiudere la pratica nemmeno quando gli ospiti restano in dieci per l’espulsione di Quaini (ventesimo della ripresa).

Complici le sostituzioni forzate di Mungo e Mendicino (praticamente nulli i nuovi entrati Bruccini e Caccavallo), Corsi e compagni arretrano il baricentro e il Fondi prende coraggio trovando la rete del pari che sembrava insperata. Martedì contro l’Akragas, i silani dovranno far dimenticare in fretta l’ennesima prestazione incolore della serie. Troppe, ormai. Occupare il fondo della graduatoria, dopo dodici giornate, corrode ulteriormente l’orgoglio dei rossoblù, reduci da una buona (ma infruttuosa) prestazione sul campo del Lecce. Venire a capo della questione non sarà affatto semplice. Intanto, il pubblico (quei pochi rimasti) rumoreggia.

Cronaca. Nel deserto del “Marulla” (record negativo, con appena 947 paganti), Braglia non regala nessuna sorpresa nella formazione iniziale. Baclet è regolarmente in campo con una piccola protezione applicata per evitare ulteriori colpi allo zigomo, dopo l’infortunio a Lecce. Sul fronte ospite, Mattei preferisce Mastropietro a De Sousa e all’ultimo arrivato Corvia. Il Cosenza tiene il pallino del gioco sin dall’avvio, ma non riesce a trovare la porta. Il primo tentativo degno di nota porta la firma di Calamai, che da fuori testa i riflessi di Elezaj (12’). Corsi, sull’out di destra, sembra particolarmente ispirato e i compagni lo assecondano. Dopo una lunga fase alla camomilla, al 28’ ci pensa Loviso a creare un diversivo, calciando una punizione sotto l’incrocio che il portiere del Fondi devia in corner. Dieci minuti più tardi, Mungo pesca il jolly con una bordata dai 25 metri che s’infila sotto il sette alla sinistra di Elezaj. Determinante il lavoro di Baclet nel recupero-palla. Al 41’, D’Orazio, di testa, cerca l’inserimento di uno dei centrocampisti rossoblù sul secondo palo, ma la palla termina sul fondo.

Nella ripresa, il Fondi inizia la gara con un altro piglio e, al 4’, Ricciardi non trova la porta da buona posizione. Al 14’, i rossoblù non sfruttano a dovere un contropiede sull’asse Baclet-Mungo. Dopo la cavalcata dell’attaccante francese, il fantasista non riesce a indirizzare la palla verso la porta laziale. Due minuti dopo, Saracco si esalta sul piatto al volo di De Sousa. Al 19’, Baclet arriva dalle retrovie sugli sviluppi di un corner e di testa manda la palla sopra la traversa. La gara del Fondi si complica ulteriormente quando l’arbitro espelle Quaini per un fallo su D’Orazio. Un “rosso” esagerato. Il Cosenza riprende fiducia e, al 23’, crea i presupposti per il raddoppio: Mendicino lavora un buon pallone sulla sinistra e pesca il solito Mungo che calcia di prima intenzione e trova la risposta Elezaj. Poco dopo la mezz’ora, Braglia regala unaa standing ovation forzata al numero 7 rossoblù (affaticato), sostituito dal rientrante Bruccini. Nel finale (43’), il Fondi trova la rete del pareggio con una conclusione da fuori di Nolè. I cinque minuti di recupero non sono sufficienti ai rossoblù per riportarsi avanti. Il pubblico fischia e contesta a fine gara. La fine del tunnel ancora non si vede.

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