Quattro ore per spostarsi dal Tirreno al capoluogo e raggiungere il posto di lavoro. Un viaggio da incubo quello che ieri mattina ha coinvolto alcune decine di pendolari. La chiusura della galleria Santomarco sulla linea ferrata Cosenza-Paola sta provocando danni irreparabili all’utenza. I bus sostitutivi non risolvono il problema. E le istituzioni (Regione, in primis, a cui dovrebbero unirsi Provincia e Comuni) se ne stanno in silenzio anzichè bussare alla porta di Trenitalia e pretendere il potenziamento dei servizi.
Il racconto di una delle protagoniste del viaggio-incubo di ieri è esaustivo e fotografa alla perfezione la situazione attuale.
«Dopo essermi svegliata alle 4.30 ed essere uscita da casa alle 5.30 sono riuscita ad arrivare in ufficio a Cosenza alle 9 dopo quasi quattro ore di viaggio. Solo grazie al fatto che abbiamo costretto l’autista del bus a portarci direttamente in città e chiedere alle Ferrovie della Calabria la cortesia di mettere una navetta apposita e aspettarci altrimenti avremmo passato la giornata sui mezzi pubblici. Il treno si è fermato un’ora tra Marcellina e Diamante non si sa per quale motivo. Da gennaio, con la ripresa a pieno ritmo e la galleria chiusa, bisogna trovare soluzioni più efficaci».
Leggi l'intero articolo nell'edizione in edicola