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Inviate delle "Iene" aggredite nel Cosentino, due denunce

Inviate delle "Iene" aggredite nel Cosentino, due denunce

Sono due, al momento, le persone denunciate per l’aggressione subita, domenica pomeriggio, da Valeria Castellano, inviata della trasmissione televisiva "Le Iene", e da una sua collega operatrice di ripresa, Giulia Mascaro. Della vicenda si sta occupando la Procura di Cosenza, che ha ricevuto un’informativa dai Carabinieri.

Il fatto è avvenuto a San Vincenzo La Costa (Cosenza), dopo che le due donne avevano intervistato un sacerdote su una sua vicenda privata, che coinvolgerebbe una donna del luogo.
Alcune persone, come ha scritto la stessa Valeria Castellano su Facebook, hanno aggredito la troupe. "5 uomini contro due donne: calci, pugni, schiaffi, minacce. Tutto questo - scrive Castellano - con lo scopo di sottrarre la nostra telecamera. Veniamo buttate a terra, in quel momento qualcuno mi strappa la borsa e la porta via". In particolare, le vittime hanno denunciato il fatto che molte altre persone presenti non siano intervenute per far cessare l’aggressione. "Intorno a noi c'erano circa 20 spettatori, passivi di fronte alle nostre suppliche quando da terra chiedevamo di smetterla. Il prete - scrive ancora l’inviata de Le Iene - anziché fermare le bestie, inveiva contro di noi aiutandoli a strappare la cinepresa". La Castellano e la sua operatrice hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

"Federazione nazionale della Stampa italiana e Sindacato giornalisti della Calabria esprimono vicinanza e solidarietà alla giornalista della trasmissione 'Le Ienè Valeria Castellano e all’operatrice video Giulia Mascaro, aggredite domenica a San Vincenzo La Costa, vicino Cosenza, mentre stavano svolgendo il loro lavoro". Questo si legge in un comunicato diramato a sostegno di due croniste aggredite, domenica scorsa, in Calabria, dopo aver intervistato un sacerdote su una sua vicenda privata che coinvolgerebbe una donna del luogo. "Ringraziamo le forze dell’ordine per la tempestività con cui sono giunte ad individuare i due autori del vile gesto e, come in tutti i casi di intimidazioni e violenze ai danni dei giornalisti, torniamo a chiedere alle istituzioni di fare tutto il possibile per garantire ai colleghi di poter lavorare in condizioni di sicurezza", rilevano Fnsi e Sindacato giornalisti della Calabria. 

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