Salvatore Giordano, 57 anni, ha infierito particolarmente sui due figli, Cristiana, 31, e Giovanni, 26, finendoli con un colpo di pistola alla nuca. L’uomo ha accoltellato sia loro che la moglie, Francesca Vilardi, prima di utilizzare un revolver 357 Magnum e una pistola semiautomatica 7,65 per assassinarli. Sul luogo della strage le armi da fuoco e tre coltelli. La lite è scoppiata nella stanza da letto della 31enne – l’ultimo messaggio su whatsapp all’una e un quarto di ieri notte – dove è stata individuata la maggiore concentrazione di tracce ematiche.
Il pluriomicida si è adagiato sul cadavere della consorte, quindi si è sparato un colpo di pistola in bocca. Sembra certo che non sia uscito dall’appartamento: nel pianerottolo, lungo le scale e all’ingresso della palazzina non sono state infatti isolate macchie di sangue. La direzione delle indagini è stata assunta dal procuratore capo, Mario Spagnuolo, dall’aggiunto, Marisa Manzini e dal pm Domenico Frascino. Ieri vertice operativo in procura con il tenente colonnello Piero Sutera, il maggiore Michele Borrelli e il capitano Sebastiano Mieli.
Caricamento commenti
Commenta la notizia