Cosenza
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Domani a Rende sarà lutto cittadino. L’amministrazione comunale «per manifestare in modo tangibile il dolore», viene evidenziato in una nota dell’ufficio stampa del Comune, ha disposto che «sugli edifici pubblici, per la durata della funzione religiosa, la bandiera sarà esposta a mezz’asta» e i commercianti, viene rimarcato, «sono stati invitati ad abbassare le saracinesche».
Non si fermeranno le indagini, però. Domani gli investigatori – coordinati dal comandante della Compagnia dei carabinieri di Rende, il capitano Sebastiano Maieli – torneranno in via Malta, nella villetta dove tutto e cominciato. Torneranno lì, in quell’appartamento, per raccogliere elementi che andranno a supportare – nell’attesa delle risultanze balistiche delle due pistole, la 357 magnum e la Beretta 7,65, del coltello e dei referti delle autopsie eseguite nei giorni scorsi, nell’obitorio dell’Annunziata di Cosenza, dall’anatomopatologo Berardo Cavalcanti – l’inchiesta condotta dal capo dei pubblici ministeri della Procura di Cosenza Mario Spagnuolo, dall’aggiunto Marisa Manzini e dal sostituto Domenico Frascino. Gli inquirenti, inoltre, stanno passando in rassegna anche la situazione economica dei quattro componenti del gruppo famigliare.
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