Aveva in auto una calibro nove Davis Turboli, di vent’anni, arrestato dai carabinieri della Compagnia cittadina diretti dal capitano Jacopo Passaquieti.
Quando i militari dell’Arma lo hanno fermato, il giovane – che è conosciuto negli ambienti giudiziari – era in compagnia di un suo coetaneo e ha mostrato una certa inquietudine. Non hanno potuto evitare il posto di blocco allestito dai carabinieri in via Caduti di Razzà, i due giovani e, si presume, abbiano sperato fino all’ultimo momento di non veder alzare la paletta. Non hanno avuto il tempo d’articolare il pensiero che la paletta bianza e rossa s’è librata in aria come la bacchetta d’un navigato direttore d’orchestra. La musica di sottofondo però era abbastanza inquietante. La preoccupazione era evidente e i carabinieri l’hanno colta decidendo di perquisire il veicolo. L’arma era avvolta in un panno e stava ben nascosta sotto il sedile posteriore. Entrambi i giovani non hanno saputo dare – benché la circostanza si sarebbe rivelata comunque inutile – una spiegazione plausibile sulla presenza di quella calibro nove, in quel posto preciso, lì nell’auto. I militari dell’Arma hanno quindi arrestato il ventenne e proceduto alla perquisizione domiciliare anche del suo accompagnatore. L’ispezione però non ha prodotto ulteriori riscontri. Il ventenne dopo le formalità di rito è stato trasferito nel carcere di via Popilia. L’arma è stata inviata, per accertamenti, al Ris di Messina.(e.o.)
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