Cosenza
In principio erano solo una trentina e si pensò a un caso isolato, a un’anomalia. Poi col passare del tempo le file dei falsi professori di scuola primaria e di sostegno per gli alunni diversabili incominciarono a ingrossarsi e scoppiò il caso. A mano a mano che le indagini – coordinate dal capo dei pubblici ministeri della Procura di Cosenza, Mario Spagnuolo, dall’aggiunto Marisa Manzini e dal sostituto Giuseppe Cava – andavano avanti, l’elenco dei docenti fasulli incominciò a superare le cento unità. In poco più di tre mesi i tabulati sono andati riempiendosi a un ritmo preoccupante. Adesso che gl’indagati hanno raggiunto poco meno delle cinquecento unità bisognerebbe trovare un aggettivo adatto per catalogare la vicenda.
[..] L’altro fronte dell’indagine, invece, riguarda gli istituti scolastici. Ne sarebbero stati individuati quattro in provincia di Cosenza (in particolare a Castrovillari, Cassano, Corigliano e Belvedere Marittimo) uno nel reggino, nella zona di Gioia Tauro, e un’altro in Sicilia, nell’area del siracusano, a riprova del fatto che il fenomeno nel corso del tempo ha superato non solo i confini provinciali ma anche quelli regionali.
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