Deviazioni pericolose. Un anziano, che pare fosse diretto verso la propria azienda agricola, a causa di una serie di deviazioni e incomprensioni, si è ritrovato con la sua Fiat Punto a dover affrontare una... scalinata. Dopo essersi accorto della situazione è stato aiutato da amici e passanti. Portato in salvo il conducente, la sua vettura, invece, è rimasta bloccata a metà della rampa, ed è stata recuperata e trainata grazie all’intervento di una jeep. «Ho sceso – scriveva il poeta Eugenio Montale in una delle sue più famose poesie – dandoti il braccio, almeno un milione di scale. E ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino». Il malcapitato autista si sarà immedesimato molto nelle parole del poeta genovese. Ma cosa è successo nel pomeriggio di domenica nella scorciatoia che da via Cimitero porta a via Amendola in pieno centro cassanese? Stando a quanto ricostruito nelle ore successive all’accaduto, nel momento del passaggio del pensionato alcune strade in città erano state chiuse. L’uomo pare abbia confessato ad alcuni amici di essere stato avvisato nei pressi di via Generale Diaz, dopo aver percorso i “Vrichi”, che non poteva più proseguire oltre. Non potendo più fare il suo abituale tragitto ha provato ad esplorare altri percorsi. Un errore causato anche dall’età e dallo stato confusionale indotto nell’anziano cassanese dalle informazioni brevi e sommarie ricevute poco prima. Nello specifico, dopo via Diaz invece di imboccare via Giovanni Amendola o fare il giro per la strada che passa vicino al cimitero e continuare in direzione di contrada Garda, dove si trova la sua azienda, pare abbia proseguito andando dritto e imboccando una strada che per un piccolo tratto è asfaltata per permettere ai residenti di arrivare alle loro case ma poi culmina in una scalinata che conduce alla parrocchia Santa Maria di Loreto. A quel punto l’anziano non s’è reso conto di cosa stesse facendo e s’è, di fatto, buttato per le scale senza più riuscire a fermare la vettura anche a causa del fondo scivoloso.