CASTROVILLARI
C’è amarezza ed incredulità per la morte di Antonio Gaetani, 88 anni. L’uomo, allontanatosi di casa giovedì sera, è stato rinvenuto senza vita, ieri mattina, dagli uomini del soccorso alpino, dai vigili del fuoco, dai carabinieri, dalla protezione civile regionale e delle fiamme gialle, tutti aiutati da alcune unità cinofile. Le ricerche s’erano concentrate in contrada San Rocco. Siamo a pochi metri dal fiume Coscile. Tutte giuste le imbeccate giunte dagli amici della vittima: il Gaetani, infatti, amava andare a raccogliere asparagi ed altri frutti della terra in quell’area. Tra un podere e l’altro, ma anche ai bordi delle strade se ne trovano tantissimi. Ogni anno percorreva gli stessi sentieri. Li faceva da solo. E lì, in una delle zone più impenetrabili della città, sarebbe stato colto da un malore. Una storia, quella di questo appassionato nonnino (in città lo chiamano tutti “’Ndonio i Filivaro”, che rattrista l’intera comunità castrovillarese, anche perché le ricerche si sono subito rivelate difficili: i soccorritori hanno seguito una prima pista che si è rivelata però un vicolo cieco.
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