Weekend di morte sulla 106. Con l’asfalto nuovamente macchiato di rosso sangue. A perdere la vita, in un incidente avvenuto dopo mezzanotte tra sabato e domenica scorsa sulla statale, è stato Vincenzo Conforti, di 48 anni.
L’uomo si trovava da solo, alla guida della sua Fiat Punto grigia, quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, il mezzo ha fatto dapprima un testa coda per poi andare a sbattere contro il guard rail di protezione.
Il terribile impatto si è rivelato fatale per il muratore che lascia la moglie e due figli maschi, insieme ai quali abitava nel paese del Limone, non molto lontano dalla Stazione dei Carabinieri. Verso l’una è scattato l’allarme, con le chiamate ai numeri di emergenza. Sul luogo del sinistro, a poche decine di metri dallo svincolo rocchese, sono giunti immediatamente i Carabinieri di stanza alla Caserma cittadina guidati dal luogotenente Antonio Fanelli, che ha coordinato le indagini insieme ai suoi uomini, l’ambulanza del 118 proveniente dal “Chidichimo”, i Vigili del fuoco appartenenti al Distaccamento volontario trebisaccese, nonché, in supporto ai colleghi della Benemerita, la Polstrada di Trebisacce.
Purtroppo all’arrivo dei soccorritori e degli uomini in divisa, l’operaio era già spirato, quasi certamente morto sul colpo a causa di un trauma addominale. L’equipe medica non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso dell’uomo. Il comandante Fanelli con la solita duttilità che lo contraddistingue, ha fatto transennare l’area per portare a compimento le indagini, evitando peraltro, il blocco del traffico, che seppur a velocità ridotta, è proseguito regolarmente sulla corsia sud direzione Reggio Calabria, nel tratto teatro dell’incidente, già ammodernato e fornito di due corsie per ogni senso di marcia.
È toccato allo stesso sottufficiale Fanelli avvisare con immediatezza la Procura della Repubblica di Castrovillari e il pm di turno Flavio Serracchiani, sentiti gli uomini in divisa, ha ordinato la rimozione della salma ed il suo trasferimento nell’ospedale di Trebisacce, a disposizione del capo del capo dei procuratori delle Città del Pollino Eugenio Facciolla, che in giornata stabilirà se dovrà consegnarlo ai familiari per i funerali e la degna sepoltura, oppure se trattenere il feretro ed ordinare l’esame autoptico. Incerte le cause che hanno provocato l’incidente mortale, sulle quali stanno lavorando il comandante Fanelli ed i suoi valenti collaboratori.
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