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Cosenza a Trapani per completare il capolavoro

Cosenza a Trapani per completare il capolavoro

Scocca l’ora della resa dei conti. Trapani e Cosenza si trovano di fronte per la quinta volta in stagione. In ogni caso sarà l’ultimo capitolo dell’appassionante sfida del Sud. Nei quattro precedenti ha sempre vinto (e convinto) il Cosenza di Piero Braglia. Ma ciò che è stato sinora, stasera – in occasione della gara di ritorno del terzo turno playoff – non conta.

L’andata al “Marulla” è servita solo a spostare i vantaggi da un piatto all’altro della bilancia-qualificazione e annullare gli effetti del piazzamento in campionato: in virtù del 2-1 maturato domenica sera, infatti, adesso sono i rossoblù a poter contare su due risultati utili. Solo la sconfitta taglierebbe fuori Corsi e compagni dalla contesa playoff. Un’ipotesi che dalle stanze del club di via degli Stadi non vogliono neanche prendere in considerazione. Soprattutto dopo aver dimostrato che il Cosenza, in barba a i pronostici d’inizio stagione, sa come battere una corazzata come il Trapani. Le due settimane di stop per i siciliani (sulla carta un vantaggio per chi ha concluso il campionato nelle primissime posizioni) si sono rivelate deleterie. L’ultima versione della squadra di Calori di scena in riva al Crati è sembrata ancor più sbiadita della precedente. Un pugile suonato ormai alle corde che solo per l’imprecisione dell’avversario non è crollato definitivamente. Proprio a pochi minuti dal gong, a causa di un errore clamoroso di Dermaku, i siciliani sono tornati pienamente in corsa. Braglia e i suoi hanno intenzione di vendere cara la pelle. La squadra altalenante vista all’opera in tutto l’arco della stagione è stata rimpiazzata da un gruppo che ha mostrato compattezza e voglia. Sarebbe un peccato abbandonare proprio ora la corsa playoff. C’è da “raggiungere” (e magari superare) il Cosenza di De Angelis che, lo scorso anno, approdò al quarto turno, prima di fermarsi contro il Pordenone. Un’eventuale uscita di scena già oggi difficilmente frenerebbe la voglia di operare l’ennesima rivoluzione che anima da tempo il patron Guarascio. Propositi di cambiamento tenuti a bada solo grazie all’ottimo ruolino di marcia mostrato dai silani nel finale di stagione. Superando lo scoglio Trapani, verrebbero piazzati dei mattoncini importanti sulla strada della continuità e alimentati sogni di cadetteria. Il tour de force chiamato playoff non prevede soste per chi, come il Cosenza, parte dalle retrovie. Si gioca ogni tre-quattro giorni ma non c’è spazio per il turnover.

Dentro la squadra migliore, senza curarsi troppo della corposa truppa di diffidati maturata nelle prime tre gare della post-season (Idda, Dermaku, Pascali, Okereke, D’Orazio, Mungo, Palmiero, Tutino). La formazione di oggi non è molto diversa dall’undici iniziale schierato domenica. Davanti a Saracco, infatti, confermato il terzetto formato da Idda, Dermaku e Camigliano (con il corazziere Pascali pronto a subentrare nel finale per blindare il risultato o fungere da attaccante aggiunto), con D’Orazio e Corsi sulle fasce. In mezzo al campo la tentazione è riproporre il terzetto visto all’opera nella partita d’andata, ma l’impressione è che Mungo possa tornare più utile a gara in corso e Braglia sia intenzionato a proporre Calamai dall’inizio.

Confermati Palmiero e Bruccini, con Loviso e Trovato che scalpitano. In attacco nessun dubbio: Tutino e Okereke sono l’antidoto per scacciare via l’incubo eliminazione. E al Trapani hanno segnato sei gol in due nelle ultime due gare. Perez (infortunato) va in panca solo per onor di firma.

Maxischermo

Giornata intensa a tinte rossoblù anche a Palazzo dei bruzi in vista del match odierno. Dal Comune è partita la richiesta alla Lega per ottenere il nullaosta e poter allestire un maxischermo (proprio in piazza dei Bruzi). Servirà anche l’ok di questura e prefettura, previsto in giornata, ma che non è scontato. Il Comune ha anche sondato il terreno per mettere a disposizione pullman, ma nessuna ditta ha offerto la propria disponibilità.

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