Sventato un tentativo di furto al bar dell’area di servizio “Martucci” sulla Statale 106 posta davanti all’ingresso di Marina di Sibari. Cinque persone a capo coperto hanno tentato, secondo quanto ricostruito dal proprietario del bar, Matteo Martucci, di introdursi nella struttura per assaltare le slot machine e portare via l’incasso. Martucci ha raccontato di aver chiuso l’attività alle 2,30, come di solito avviene durante i giorni feriali, ma si è intrattenuto col fratello e un dipendente che svolge anche la mansione di guardiano fino alle 3,30 del mattino. Sul posto è rimasto l’addetto alla guardiania mentre il proprietario si è avviato verso casa in contrada Bruscate, poco distante dal luogo di lavoro. Ma a quel punto succede qualcosa di strano. Dopo soli venti minuti una telefonata lo avverte e lo invita a ritornare alla stazione di servizio, al cui interno si trova il bar, perché cinque soggetti a volto coperto, con un passamontagna o una calza, si stavano avvicinando in modo furtivo all’area adibita a sala slot/macchinette aperta al pubblico anche di notte. I malintenzionati, accortisi della presenza del controllore, si sono dati subito alla fuga senza riuscire a portare via nulla. Dal racconto dell’imprenditore emerge come tre di essi, armati di piede di porco, si fossero avventurati nella sala mentre gli altri due siano rimasti a far da palo. Il gruppo, a quel punto, vistosi inseguito da guardiano e proprietario, si sono dati alla fuga nella contrada Spadelle di Sibari. Il commando, infatti, era arrivato a piedi sul posto per non destare sospetti, attendendo per ore la chiusura dell’attività che, solitamente avviene prima soprattutto di lunedì. «Sicuramente è gente del posto – spiega Matteo Martucci – avevano studiato il colpo e conoscevano le nostre abitudini sugli orari adottati nel corso della settimana. Sono arrivati appositamente per scassinare le slot. Fortunatamente il loro piano è saltato perché ci siamo intrattenuti più del solito e a quel punto, dopo il lungo appostamento, hanno deciso di tentare lo stesso il furto per non andare via a mani vuote». L’imprenditore ha lamentato il fatto che al momento di allertare le forze dell’ordine per intervenire sul posto non ci fossero pattuglie disponibili. Segno del fatto che il territorio abbia ancora più bisogno dell’invio di nuovo personale a supporto di quello già presente ma che non basta a coprire tutte le emergenze che spesso si verificano nella Sibaritide.
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