Cosenza
Adesso i conti non tornano più nell’ex provveditorato agli studi e le operazioni d’avvio dell’anno scolastico rischiano la paralisi. Dopo l’ultima tornata dei pensionamenti senza alcun reintegro (sono anni che non si vede l’ombra d’un concorso), bisognerà trovare un nome nuovo all’emergenza per capire il dramma a cui andrà incontro, da qui a poco, l’intero comparto provinciale della scuola. Anche perché a complicare ulteriormente la già precaria situazione ha provveduto il Ministero che ha richiamato in servizio, nelle rispettive scuole, i quindici docenti distaccati nell’Usp. Quindici unità lavorative – una goccia nell’oceano delle tantissime operazioni da svolgere ma che avevano il loro peso (al di là delle procedure utilizzate per il distacco) nell’economia generale dell’Ufficio scolastico provinciale. I sindacati negli ultimi mesi hanno pungolato il Miur a tempo indeterminato collezionando solo silenzi. Adesso da Roma bisogna intervenire – dicono i sindacalisti di tutte le sigle – altrimenti si rischia davvero il caos.
Leggi l'intero articolo nell'edizione digitale
Caricamento commenti
Commenta la notizia