Prosegue l’ondata di furti di autovetture in città. Rubate e poi “miracolosamente” ritrovate. Il territorio si risveglia ancora una volta saccheggiato.
Non si arrestano inoltre i furti in case e esercizi commerciali al calar del sole. Non soltanto a Paola ma anche nel comprensorio e nella riviera dei cedri.
Ignoti nei giorni scorsi hanno ripulito nella nottata le slot machine di un bar nei pressi della stazione ferroviaria della città di San Francesco. Il bottino si agiterebbe attorno alle 700 euro.
Sulle autovetture c’è l’ombra di una banda specializzata nel cavallo di ritorno. Pagare per riavere il mezzo. Un sistema molto praticato negli anni ‘90 che sembra essere tornato di “moda”. La maggior parte se non tutti i mezzi sono stati infatti ritrovati in zone di periferia di Paola. Una è stata rinvenuta a Deuda, un’altra sulla Crocetta, un mezzo era invece abbandonato in un centro limitrofo. Un sistema è evidente che funziona bene e che tutt’ora è ben lungi dall’essere arrestato. Complici i cittadini. Mancano infatti le denunce di chi una volte che è stato privato dell’autovettura e ne ha segnalato lo smarrimento finisce poi tramite magari un intermediario, come spesso accade in questi casi, a pagarne il prezzo per la restituzione. E anche l’intermediario (oltre che il ladro) in questi casi commette il reato di estorsione.
Le forze dell’ordine, dalla Polizia ai Carabinieri, poco possono per arginare il fenomeno che rende e non pochi dinari alla mini criminalità. Non è nemmeno escluso che qualche mezzo sia inoltre utilizzato per effettuare qualche azione delittuosa (furti o rapine) per poi essere abbandonato.
L’incendio
Nel frattempo è finito in carcere Mattia Serpa. Il 27enne è accusato dai Carabinieri di Paola di aver appiccicato un rogo doloso nella palazzina dove sono presenti i locali di suo cugino, amministratore di condominio. Una vendetta che secondo gli inquirenti è riconducibile alla sfera privata.
Ieri in mattinata in Tribunale a Paola è stato convalidato il fermo di Mattia Sarpa. Il ragazzo, 27enne, ha dato fuoco a una palazzina di via Nazionale per motivi riconducibili a una causa in corso a riguardo di questioni ereditarie. Il giudice inoltre ne ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nel rogo sono rimaste intossicate due persone. Le conseguenze del gesto potevano essere tragiche se non fosse che sul posto si sono recati in un amen i vigili del fuoco del distaccamento di Paola e i Carabinieri della locale stazione.
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