Il gesto è da condannare, ma rende bene l’idea del clima teso che si sta vivendo da oltre un anno a Fuscaldo. La situazione è tutt’altro che facile da gestire. Tra promesse non mantenute e molto malumore per la precarietà con la quale si sta trascinando la stagione estiva tra sporcizia e atti incivili.
Alcuni cittadini “mattacchioni”, anche se rimane grave la modalità con cui hanno pensato di manifestare il loro dissenso, armati di bombolette spray hanno imbrattato il fondo del terreno di gioco del campo sportivo di Fuscaldo paese con una scritta ironica e un insolito ringraziamento rivolto al sindaco Gianfranco Ramundo. Il campo è ridotto in condizioni pietose e ancora è in attesa di essere rimesso a posto. Il terreno di gioco, o meglio quello che ne rimane, è posto a pochi metri dell’auditorium in cui ancora oggi a distanza di oltre un anno viene ospitato l’istituto comprensivo del paese in attesa della riconsegna dello stabile posto qualche centinaia di metri più giù e oggetto di lunghissimi e interminabili lavori. A tal riguardo giova ricordare che mesi fa in un incontro con i genitori delle scolaresche vi erano state numerose rassicurazioni dall’esecutivo comunale sulla riconsegna. E invece, poi, l’anno scolastico è trascorso invano. I ragazzi sono rimasti nell’auditorium con tutte le ripercussioni negative del caso in quanto i locali non offrono le dovute garanzie alla scolaresca. Lo stadio comunale “Gianluigi Zicarelli” anche se i lavori sono in corso d’opera è stato l’emblema di una stagione difficile per il calcio locale. Non soltanto per via del lungo sequestro dell’impianto che com’è noto necessitava di lavori urgenti e non procrastinabili ma anche per le difficoltà con cui è stata costretta a convivere per mesi e mesi la locale squadra di calcio costretta anche ad allenarsi in mezzo alla strada. Adesso con i 90 giorni a disposizione concessi dall’autorità giudiziaria gli interventi previsti dovrebbero essere portati a conclusione. La maggioranza nonostante le difficoltà a gestire la vicenda a più riprese ha puntato il dito contro una opposizione consiliare “catastrofista” che a dire di Ramundo e compagni avrebbe scelto la via della strumentalizzazione.