La voglia di mostrare l’abito buono nel battesimo stagionale del campionato di serie B è più forte degli schizofrenici sbalzi climatici che rischiano di mandare a monte il piano del Comune e della società rossoblù. Cosenza e il Cosenza vogliono giocare l’esordio cadetto al “Marulla”, anche se la corsa contro il tempo (i “lupi” dovranno scendere in campo tra otto giorni contro il Verona) è resa ancor più faticosa dagli acquazzoni estivi che, puntuali come un orologio svizzero, si stanno abbattendo sul teatro del calcio bruzio al pari di tutto il capoluogo cosentino.
Eppure non è detta l’ultima. Parola dell’assessore allo Sport, Carmine Vizza, che da giorni sta seguendo passo passo i lavori interni allo stadio. Il “contorno” (spalti, servizi igienici e impianti) preoccupa relativamente, perché si tratta di piccoli dettagli che il Cosenza potrà risolvere, anche con calma (è il caso dei gradoni che dovranno necessariamente essere dotati di seggiolini, ma entro febbraio), senza assilli. L’ansia da clessidra, invece, si sta facendo largo per ciò che concerne il manto erboso del “Marulla”. La prima fase è terminata: l’erba vecchia è stata rimossa e il livellamento completato. Dopo aver depositato la sabbia, altra procedura necessaria prima di adagiare il nuovo manto erboso sul rettangolo di terra, bisognerà soltanto attendere l’arrivo del carico di zolle, in programma nel weekend.
Il cambio di rotta
Le zolle acquistate da Palazzo dei Bruzi avranno una caratteristica particolare: saranno più spesse di quelle preventivate in origine, in modo da richiedere un tempo di stacco (il riposo necessario del manto erboso prima di essere utilizzato) minore. Un’operazione che ha costretto il Comune a prevedere un extra budget sui lavori destinato a una “soluzione migliorativa”. Basterà per guadagnarsi il Verona senza dover battere piste alternative (oltre al “Partenio” di Avellino e al “San Nicola” di Bari, svelate con largo anticipo, è spuntato il “Vigorito” di Benevento) e accantonare i sogni del debutto interno? Di sicuro, intanto, bisognerà appagare il palato fino dell’ex arbitro internazionale Carlo Longhi, ispettore dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive che lunedì tornerà in città per valutare lo stato dei lavori e dare il nullaosta. In caso di bocciatura, sarebbe meglio adeguarsi e completare il tutto senza frenesie. La fretta, spesso, è cattiva consigliera.(vit.sca.)