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La grana delle nomine nella polveriera della scuola

La grana delle nomine nella polveriera della scuola

La toppa pitagorica stona sul vestito della scuola cosentina. E non piace affatto alle organizzazioni sindacali, ancor più perché della notizia-bomba d’inizio settembre – ovvero la scelta dell’Usr di “appaltare” le operazioni di mobilità delle scuole secondarie di secondo grado all’Ufficio di Crotone – Cigl, Cisl, Uil e Snals ne sono venute a conoscenza per vie traverse e non mediante una comunicazione ufficiale da parte del dirigente scolastico dell’Usp cosentino. Sarebbe stato uno degli argomenti all’ordine del giorno, ieri mattina, se solo Luciano Greco avesse aperto la porta ai rappresentanti dei sindacati. E, invece, il tanto atteso incontro richiesto dai segretari di Cisl Scuola (Enzo Groccia), Flc-Cgil (Pino Assalone), Uil Scuola (Francesca Guarasci) e Snals (Angelo Siciliano) non ha avuto luogo. «Non siamo stati ricevuti dal dirigente Luciano Greco, troppo oberato dai carichi di lavoro settembrini», hanno constatato i sindacalisti, «ma torneremo alla carica martedì. Se anche a inizio della prossima settimana non dovessimo essere ricevuti, daremo vita a uno stato di agitazione permanente a Palazzo Lecce. Con eleganza e serenità è stata effettuata la richiesta di essere ricevuti, ma non abbiamo avuto udienza. Tuttavia, non possiamo ancora attendere molto perché la situazione relativa al personale della scuola è allarmante. La scelta, poi, di far ricadere sull’Ufficio crotonese le pratiche legate alle operazioni di mobilità delle Superiori non è stata comunicata ai sindacati ufficialmente, ma ne sono venute a conoscenza direttamente le scuole: tutto ciò è molto grave». A rincarare la dose ci pensa anche l’Ugl-Fp, attraverso le parole del segretario nazionale, Alessandro Di Stefano. «Ciò che maggiormente colpisce di questa assurda situazione», sottolinea, «è la totale mancanza di risposte nei confronti degli interrogativi posti in essere dalle organizzazioni sindacali. Il Miur e l’Usr hanno agito d’imperio senza fornirci adeguate spiegazioni. Neanche lo stato di agitazione promosso dall’Ugl-Fp è servito ad aprire gli occhi. Con la manovra che ha coinvolto l’Ufficio scolastico di Crotone, se da una parte si attenua – ma non si risolve del tutto – il problema legato ai docenti in attesa che siano completate le operazioni di mobilità, dall’altra, però, si priva l’Usp di un ramo importante, come quello delle scuole Superiori, di fatto demandato all’Ufficio omologo di Crotone. Così facendo, tuttavia, resterà il problema della carenza di personale nel corso dell’anno».

Lo stato dell’arte

Se per quanto concerne gli organici di Infanzia e Primaria le operazioni sono state completate, restano i nodi di Medie e Superiori: il primo dei due comparti, tuttavia, sta procedendo verso la meta, mentre per il secondo (proprio a causa della mancanza di unità lavorative, per via del ritorno in cattedra dei distaccati che si occupavano delle suddette operazioni) è stato necessario il supporto dell’ex provveditorato di Crotone. Sono quasi 1.500 i docenti della scuola secondaria di secondo grado in attesa di risposte. Non le avranno dall’Ufficio scolastico cosentino ma da quello crotonese: uno degli effetti della toppa pitagorica. Delle volte, però, la toppa è quasi peggio del buco. E di questo ne sono fermamente convinti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Per il mondo della scuola sono dunque giorni difficili. Da tempo, questo settore della vita pubblica vive una fase di grave crisi, spesso accentuata da mancanza di univocità nelle scelte adottate nel corso degli anni.

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