Un tentato furto con relativo conflitto a fuoco e inseguimento. Scene da film poliziesco ieri a Villapiana nell’Alto Jonio cosentino. È iniziato tutto poco dopo la mezzanotte quando alla locale centrale operativa dei carabinieri è arrivata una telefonata che segnalava la presenza di un’autovettura sospetta appostata davanti ad una villetta presumibilmente abbandonata. Siamo in nelle campagne della cittadina jonica, in contrada Mezzacapo, alle spalle della centrale elettrica dell’Enel, su una strada che conduce da Villapiana Lido all’antico borgo. Al loro arrivo i militari della Stazione di Villapiana trovano una Renault Twingo con una targa di diversa forma e dimensione di quelle che solitamente si trovano fissate ad una vettura di quella topologia. Ed è stata la prima stranezza che ha incuriosito gli investigatori.
La seconda anomalia la riscontrano qualche minuto dopo quando sentono dei rumori provenire da una villetta abbandonata. L’unica vicina alla macchina. I militari – che fanno parte della Compagnia di Corigliano, dove a coordinarli c’è il capitano Cesare Calascibetta – decidono di appostarsi e seguire l’evoluzione dei fatti. Non è chiaro, infatti, quanti possano essere i malviventi né se possano essere armati. L’attesa viene premiata dopo alcuni minuti quando dall’abitazione escono tre uomini col volto nascosto da passamontagna. Oltre la recinzione, però, ad attenderli trovano tre carabinieri che intimano l’“alt”. Due si fermano, un terzo prende una pistola e spara colpendo il militare che sorreggeva il faro utilizzato per illuminare la scena e cogliere meglio i movimenti dei malviventi. Il carabiniere cade a terra. È a quel punto ch nasce un conflitto a fuoco tra guardie e ladri. I tre iniziano la loro funga dirigendosi nel vicino bosco che dalla collina porta verso la montagna sperando di dileguarsi in fretta e far perdere, così, le loro tracce. Intanto arrivano i rinforzi. Altri dieci militari giunti dalla Tenenza di Cassano e dalla Stazione di Trebisacce oltre che dal Battaglione carabinieri “Calabria” di Vibo Valentia che si trovano in zona per una serie di altri controlli partecipano alla caccia all’uomo. Le ricerche proseguono fino alle tre di mattina e vengono poi sospese perché col buio pesto è impossibile continuare con le operazioni. Sul posto arrivano anche i sanitari del 118 per soccorrere il militare ferito. Il carabiniere della Stazione di Villapiana è rimasto ferito alla testa, fortunatamente di striscio e, probabilmente, con un’arma a pallini, nella regione parietale sinistra. Dopo averlo medicato è stato accompagnato al vicino ospedale di Policoro dove è rimasto in osservazione vista la ferita subita in un’area delicata del capo. Se la caverà con qualche giorno di prognosi. Dalle prime indagini è emerso che la targa appiccicata su quella della Twingo per eludere il controllo è risultata appartenere ad un autocarro non rubato. Dai controlli sulla Renault, invece, è risultato che era stata rubata qualche giorno fa a Corigliano Calabro proprio per il furto. Le indagini sono attualmente in corso. Il furto è stato sventato grazie al pronto intervento dei militari ma restano da chiarire ancora diversi elementi.