Morano ha il suo Piano Strutturale Comunale (PSC). L’assise cittadina lo ha approvato ad unanimità ieri sera nel corso di una seduta straordinaria del Consiglio, che ha trattato e licenziato anche diversi altri argomenti dei quali succintamente diremo. Ma il dato principale, la notizia, che possiamo definire storica senza nulla sottrarre alla verità, quella destinata a imprimersi nella mente dei moranesi, si riassume in un semplice trigramma: “PSC”. E così, da oggi, la comunità del Pollino, fra le poche che in Calabria hanno raggiunto questo importantissimo traguardo, atteso quarant’anni, arco temporale nel quale unico riferimento utile è stato un datato Piano di Fabbricazione (PdF) risalente al 1977, possiede lo strumento urbanistico per antonomasia. «Ad esso – ha spiegato il vicesindaco Pasquale Maradei – dovranno essere uniformate le prospettive di sviluppo. Presenti e future. Secondo un articolato programma che delinea mediante scelte d’indirizzo strategiche e sostenibili la crescita del territorio, e ne tutela l’integrità fisica e ambientale in considerazione della propria identità sociale, economica e culturale». «Uno sforzo notevole compiuto per valorizzare le risorse esistenti e promuovere nelle fasi attuative – così il sindaco Nicolò De Bartolo - attraverso il Piano Operativo Comunale, la qualità urbana e ambientale. Perché sarà per l’appunto il POC a stabilire nel dettaglio dove (sia per le zone agricole sia per quelle urbane), come e quanto si possa intervenire». «Siamo estremamente soddisfatti del lavoro compiuto e ripagati degli enormi sacrifici sostenuti per portare a conclusione questo lungo e tortuoso percorso – ha aggiunto De Bartolo. Ringrazio di cuore il vicesindaco Maradei, che ha seguito personalmente l’evoluzione della vicenda e per essa si è impegnato senza lesinare energie. Ringrazio, inoltre: tutti i consiglieri e gli assessori, attuali e passati, che in vari periodi, modi e competenze, hanno contribuito alla causa; il responsabile del nostro Ufficio tecnico, l’ing. Domenico Martire, i dipendenti suoi collaboratori e i vari progettisti. A me, sia consentita, la gioia di essere il sindaco che ha dato a Morano il PSC. Con l’augurio che tutta la comunità possa e sappia trarne vantaggio».